Flowerhorn

Flowerhorn

Flowerhorn

Nome scientifico: Amphilophus citrinellus X Vieja malanura
Nome comune: Ciclide Flowerhorn (Corno fiorito)
Famiglia: Cichlidae
Provenienza: Malesia – Sud Est Asiatico
Dimensioni: 25-30 cm
Temperatura: 26°-29°C
PH: 7-8

 

Descrizione:

Il Flowerhorn appartiene alla famiglia Cichlidae. È composto da un corpo pressoché a forma ovoidale ed è caratterizzato da una grossa importante protuberanza sulla nuca, proprio per questo particolare prende il suo nome che in italiano vuol dire “Corno fiorito”. Due grandi labbra compongono la bocca dentro la quale sono presenti delle ossa che fungono da mandibola e servono appunto ad effettuare la masticazione. Rispetto alla grandezza della testa, presenta due piccoli occhi la cui iride è di colore rosso, delle narici che hanno la funzionalità olfattiva. Raggiunge grandi dimensioni, infatti a parte alcuni casi che hanno raggiunto anche 40cm, questo pesce raggiunge tranquillamente i 30cm di lunghezza. È un pesce longevo le cui aspettative di vita si aggirano tra i 5-10 anni. La colorazione della livrea varia tra il rosso, il blu, il verde, il giallo ed il rosa.

 

Habitat:

In realtà non esiste un vero habitat in quanto questo pesce è un ibrido, selezionato da incroci tra ciclidi, il primo in origine fu Amphilophus. Questo pesce proviene dal Sud Est Asiatico, precisamente dalla Malesia, ed è proprio dalla frenesia di questi allevatori, di selezionare nuove specie di pesci, che nasce questo ibrido, infatti in natura non esiste.

 

Alimentazione:

Il Flowerhorn è un pesce di buon appetito, infatti va alimentato anche fino a tre volte al giorno con porzioni abbondanti. Non si nutre di classici mangimi per ciclidi ma la sua alimentazione è basata su cibi proteici, quali cibo vivo o surgelato o pellet specifici per Flowerhorn.

Il Flowerhorn il ciclide ibrido

 

Dimorfismo sessuale:

Riguardo il dimorfismo sessuale non vi è una grossissima differenza tra il maschio e la femmina. Tra le poche differenze vi è la grandezza fisica negli esemplari adulti, che nel maschio è leggermente più pronunciata rispetto alla femmina, la pinna anale e dorsale del maschio sono più allungate e più appuntite di quelle della femmina e la protuberanza sulla testa del maschio è più protesa mentre quella della femmina è più contenuta. Una tecnica che invece viene adottata da allevatori esperti per riconoscere il maschio dalla femmina, probabilmente quando ancora il pesce non è completamente sviluppato a livello di corporatura, è quella di riporre il pesce sulla mano e di comprimere leggermente il ventre. Da questa compressione, potrebbe fuoriuscire del liquido che indicherebbe che il pesce in questione è un maschio, contrariamente indicherebbe che è femmina.

 

Riproduzione:

Il ciclide Flowerhorn è un pesce che, nonostante sia ibrido, si riproduce, a differenza di alcuni altri pesci ibridi.
La riproduzione è soggetta purtroppo a degli ostacoli esclusivamente causati dal carattere molto territoriale che ha questo pesce. In un certo senso bisogna comportarsi come la riproduzione dei betta (per chi fosse incuriosito questo link porta alla riproduzione menzionata Betta riproduzione, alimentazione e accrescimento avannotti). Intanto bisogna usare una vasca dedicata alla riproduzione, e inizialmente, tra i due soggetti da accoppiare, sarebbe opportuno porre una lastra trasparente in modo da farli vedere ed osservare il comportamento che se risulta pacifico, permette ai due di procedere con l’ accoppiamento. Naturalmente è indispensabile fornire alcuni nascondigli alla femmina che se minacciata li userà per proteggersi dall’attacco del maschio.
Dopo un’eventuale riuscita di deposizione e conseguente schiusa di uova, i genitori vanno rimossi dalla vasca di riproduzione.

Il Flowerhorn il ciclide ibrido

 

Comportamento, allevamento in acquario e convivenze:

Come già citato precedentemente, il Flowerhorn è aggressivo e va tenuto da solo in quanto non tollera la presenza di altri pesci.
È un pesce che, per essere allevato, necessita di una vasca non indifferente, parliamo di circa 250/300 litri netti con abbondanti cambi settimanali. I valori del Ph possono variare tra 7 e 8 mentre il range della temperatura è tra i 26° e i 29°. Si consiglia un sistema di illuminazione moderata.

Anche se può essere definito un pesce di facile allevamento poiché robusto, è consigliabile farlo allevare da acquariofili che hanno già una certa esperienza sulle spalle, anche perché la manutenzione della vasca può risultare difficile a causa della sua aggressività che, a volte, lo spinge a non tollerare neanche le mani dell’acquariofilo in vasca.

La vasca da allestire per il Flowerhorn, preferibilmente, deve essere spoglia da arredi, piante e fondo. In questo modo, oltre ad evitare che crei scompigli, gli si da maggiore spazio di nuoto e maggiore quantità d’acqua data la corporatura importante, inoltre essendo un pesce che sporca molto, la lastra senza il fondo faciliterebbe maggiormente una pulizia più accurata. Se però, proprio non si vuole rinunciare ad un allestimento, è consigliabile inserire soltanto un substrato a piacimento, ghiaia o sabbia, e delle pietre ben saldate fra di loro in modo che simulino dei nascondigli dove il pesce possa intrufolarsi e stare tranquillo.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 30%

Si ringraziano Domenico Gioffrè, Pasquale Avitabile e Leonardo Menalli per la
gentile concessione sull’utilizzo delle proprie immagini presenti in questa scheda.

E’ vietato copiare anche parzialmente questo articolo e relative immagini
senza l’autorizzazione dell’autore e dello staff di acquariofili.

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Cichlasoma Octofasciatum

Cichlasoma Octofasciatum

Nome scientifico: Cichlasoma octofasciatum

Nome comune: Jack Dempsey – “Rocio”

Famiglia: Cichlidae

Provenienza: America centrale – America del sud, Rio delle Amazzoni – Rio Negro

Dimensioni: 25 cm

Temperatura: 22-24°C
PH 6-7.5

KH 8-12 dGH

 

Descrizione:

Il Cichlasoma octofasciatum appartiene alla famiglia Cichlidae e viene comunemente chiamato Jack Dempsey. È un pesce abbastanza aggressivo, pertanto prende questo nome da un pugile statunitense campione di pesi massimi nella prima metà degli anni ’20, soprannominato “il massacratore”.

Questo ciclide assume anche la denominazione scientifica ”Rocio”, che significa ”rugiada del mattino”, con una esplicita attinenza ai riflessi argentei presenti sulla livrea.

Con l’aspetto classico di un ciclide, il Cichlasoma octofasciatum presenta pinne dorsali e anali appuntite e di grandi dimensioni e raggiunge i 25 cm di lunghezza.

Nella fase di crescita sulla livrea sono presenti delle strisce trasversali leggermente chiare che svaniscono durante la crescita. Da adulto, invece, è caratterizzato da una particolare livrea puntinata ed iridescente sopra uno sfondo verde unitamente ad un rosso molto scuro tendente al bordeaux.

Come in tante specie di pesci, a causa dello stress, i colori possono subire delle variazioni. In natura esiste anche un’altra varietà di Cichlasoma octofasciatum, di colore blu, che deriva da una mutazione genetica, il ciclide Electric blue Jack Dempsey, con dimensioni più ridotte e un pò meno turbolento dell’originale.

Inizialmente quest’ultimo veniva scartato dalle selezioni, ma successivamente venne rivalutato e riammesso in allevamento ed oggi è molto cercato dagli allevatori. Ha in linea di massima le stesse caratteristiche comportamentali e di allevamento del Cichlasoma octofasciatum originario.

Habitat:

Come già accennato nella scheda riassuntiva posta all’inizio, proviene dal Centroamerica e dal Sudamerica tra Messico, Guatemala, Yucatan e Honduras e abita acque calde, paludose, fangose e torbide, di canali e fiumi a scorrimento lento con fondi sabbiosi e/o fangosi.

Alimentazione:

In natura è un pesce che si nutre di alimenti sia di origine animale che vegetale. Si ciba di insetti, vermi che trova sul fondo, crostacei ed è anche predatore di piccoli pesci. In allevamento è preferibile alimentarlo prevalentemente con del cibo vivo e/o congelato. La dieta naturalmente può, e dev’essere variata con dei mangimi specifici a base vegetale per i ciclidi.

Dimorfismo sessuale:

Vi sono diverse caratteristiche evidenti che fanno si che il dimorfismo sessuale in questa specie sia ben percepibile.

Come prima caratteristica abbiamo il colore che nel maschio è più acceso rispetto a quello della femmina, che si accentua ancora di più nel periodo della riproduzione.

Anche la dorsale è diversa, infatti nel maschio è appuntita mentre nella femmina è più rotonda, nel maschio i contorni della suddetta pinna sono più accentuati, nella femmina di meno.

Il maschio sviluppa depositi di grasso sulla testa mentre la femmina presenta delle bande verticali lungo il corpo. La distinzione dei due sessi può essere fatta anche tramite la papilla genitale che nel maschio è più appuntita e nella femmina più rotonda.

Cichlasoma Octofasciatum
(Cichlasoma Octofasciatum – Maschio)

 

Cichlasoma Octofasciatum
(Cichlasoma Octofasciatum – Femmina)

 

Riproduzione:

Nel periodo riproduttivo sia il maschio che la femmina subiscono un cambiamento della livrea che diventa più scura rispetto alla loro classica brillantezza, nascondendo buona parte dell’iridescenza.

Il Cichlasoma octofasciatum è un pesce che forma delle coppie stabili.

Nel momento dell’accoppiamento e della deposizione delle uova, se si trovano in zone a rischio senza nascondigli, ripuliscono rocce, legni e radici sulle quali verranno riposte, in caso contrario scaveranno delle buche sul fondo sabbioso dove verranno custodite scrupolosamente.

La femmina può deporre dalle 500 alle 800 uova.

In questa specie, come tante altre, entrambi i genitori, hanno dunque meticolose cure parentali nei confronti delle uova e degli avannotti e nutrono questi ultimi con cibo premasticato per facilitarne l’ingestione.

La longevità del Cichlasoma octofasciatum, se allevati in maniera idonea, in media è di circa 10 anni che possono protrarsi anche fino a 15.

Cichlasoma Octofasciatum
(Coppia di Cichlasoma Octofasciatum – a sx la femmina a dx il maschio)

 

Comportamento, allevamento in acquario e convivenze:

Riguardo il comportamento del Cichlasoma octofasciatum, c’è da dire che durante la fase di crescita convive tranquillamente in banco con i suoi simili, ma da adulto diventa un pesce molto territoriale rivelandosi addirittura aggressivo, soprattutto nel periodo della riproduzione.

Infatti, a causa del suo comportamento, è consigliato, in età adulta, tenerlo isolato o con una compagna.

Predilige una temperatura dell’acqua tra i 22° e i 24°, mentre per facilitare l’accoppiamento e la riproduzione in vasca, è preferibile aumentare e mantenere la temperatura tra i 26° e i 28°C.

È un pesce non molto difficile da allevare grazie anche ai valori basici dell’acqua da mantenere e, pertanto, potrebbe essere anche consigliato ai neofiti che vogliono cimentarsi in un monospecifico con questi ciclidi.

La cosa che non bisogna assolutamente sottovalutare è che, vista la sua dimensione, necessita di un allestimento di vasche con litraggi di circa 200 litri a testa.

Eevitare l’inserimento di piante interrate per due motivi: la prima perché tende a sdradicarle soprattutto nel periodo della riproduzione in quanto tende ad essere più agitato del previsto e la seconda per favorire un notevole spazio per il nuoto.

È piuttosto consigliato creare, quanto più possibile, un habitat naturale con un flusso d’acqua lento, poca illuminazione, magari schermata da piante galleggianti, un fondo sabbioso, legni, radici, cocci, rocce ed anfratti dove potersi nascondersi.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 50%
Riproduzione in acquario 50%

 

Si ringrazia Emanuele Boccia per la gentile concessione delle immagini dei propri esemplari presenti in questa scheda.

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Brachygobius Nunus – Il pesce ape

 

Brachygobius Nunus – Il pesce ape

 

Brachygobius Nunus - Il Pesce Ape
Immagine dal web

 

Il Brachygobius Nunus – Il pesce ape, proviene dal Bengala occidentale, ma si crede sia presente anche in India, Sri Lanka, Bangladesh ed in tutto il sud est asiatico.
Lo si trova lungo le coste sia in acque dolci che in acque salmastre.
Il suo habitat comprende alcune sorgenti e le zone paludose ricche di radici, legni e foglie di mangrovie che ricoprono il letto dei fiumi.

E’ un pesce che raggiunge massimo i 2,5 cm, va allevato in acqua salmastra, in monospecifico e in gruppi da 6 esemplari in su, è territoriale ma allevato in gruppo tende a contendere il territorio in maniera meno aggressiva grazie alla presenza di qualche soggetto più dominante. Per via di questo carattere gradisce molti nascondigli in modo che possano fornire riparo ai soggetti non dominanti che potrebbero subire eventuali aggressioni.
Per appagare le esigenze di alimentazione bisogna nutrirli con il vivo, anche se si abituano al cibo congelato, mentre rifiutano categoricamente il cibo secco.

Riguardo il dimorfismo sessuale i maschi sono più piccoli rispetto alle femmine che si rivelano un po’ più robuste soprattutto nel periodo in cui sono pronte a deporre le uova.

Il Brachygobius Nunus – Il pesce ape, è un pesce di cattura che è insolito trovare negli allevamenti domestici e viene spesso confuso con altre specie.

 

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Questa scheda, per questioni dimostrative e senza alcun altro scopo, possiede un’immagine acquisita dal web, qualora i legittimi proprietari dovessero riconoscere le proprie immagini e non gradirne la pubblicazione, sono invitati a contattare privatamente l’autore del testo o gli amministratori di Acquariofili.com e comunicarlo e ne verrà garantita la rimozione immediata.

 

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Brachygobius Kabiliensis – Il pesce ape

 

Brachygobius Kabiliensis – Il pesce ape

 

Brachygobius Kabiliensis - Il pesce ape
Immagine dal web

 

Originario dal fiume Kabili in Malesia, tracce di avvistamento del Brachygobius Kabiliensis provengono anche dal fiume Mekong, sia in Cambogia che in Vietnam.

Il Brachygobius Kabiliensis – Il pesce ape è una specie di Brachygobius che vive in acque salmastri e in acque dolci. Il suo habitat comprende alcune sorgenti e le zone paludose ricche di radici, legni e foglie di mangrovie che ricoprono il letto dei fiumi.

E’ un pesce che raggiunge massimo i 1,8 cm, va allevato in acqua salmastra più dura rispetto alle altre specie della stessa famiglia, in monospecifico e in gruppi da 6 esemplari in su. Il movimento dell’acqua all’interno della vasca deve essere minimo.

Il Brachygobius Kabiliensis è territoriale ma allevato in gruppo tende a contendere il territorio in maniera meno aggressiva grazie alla presenza di qualche soggetto più dominante. Per via di questo carattere gradisce molti nascondigli in modo che possano fornire riparo ai soggetti non dominanti che potrebbero subire eventuali aggressioni.

L’alimentazione nell’allevamento, non cambia molto rispetto a quella in natura, infatti questo pesce va nutrito con cibo vivo come larve di zanzara, dafnie, artemie ecc., si abituano al cibo congelato mentre non gradiscono il cibo secco.

Sebbene vi sono alcune differenze con le altere specie, spesso il Brachygobius Kabiliensis viene confuso con altri suoi simili, come il Brachygobius Doriae ed il Brachygobius Aggregatus. Con il Brachygobius Doriae vi è una grossa differenza con le strisce nere poiché in quest’ultimo risultano più grosse rispetto a quelle del nostro pesce attualmente in questione.

Una leggera somiglianza può essere invece accettata con il Brachygobius Aggregatus la cui striscia nera centrale che cammina lungo le pinne ventrale e dorsale è meno corposa rispetto a quella del Brachygobius Kabiliensis e anche meno centrale, come anche la striscia nera sull’occhio del Kabiliensis è irregolare rispetto a quella del Brachygobius Aggregatus.

Un’altra particolarità che distingue il Brachygobius Kabiliensis dal Brachygobius Aggregatus è che il primo presenta scaglie predorsali, mentre il secondo non ne possiede.

 

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Brachygobius Aggregatus – Il pesce ape

Brachygobius Aggregatus – Il pesce ape

 

Brachygobius Aggregatus - Il pesce ape
Immagine dal web

 

Il Brachygobius Aggregatus, anch’esso proveniente dal sud est asiatico, è stato individuato nel fiume Mekong nelle zone del Vietnam.
Purtroppo non di tutte le specie dei Brachygobius si hanno grandi dati, e il Brachygobius Aggregatus – Il pesce ape, è uno dei quali sono state reperite poche informazioni.

Le dimensioni di questo pesce si aggirano intorno ai 2cm e come i suoi simili appartenenti alla stessa famiglia è territoriale e in caso di allevamento domestico andrebbe allevato in ambiente monospecifico, in gruppo di almeno 6 esemplari e con dei nascondigli che rappresentino un riparo.

L’alimentazione è costituita da cibo vivo come artemia salina, larve di zanzara, dafnia, gradisce il cibo congelato come il chironomus e altri cibi come pocanzi menzionati ma congelati, il cibo secco è rifiutato.

A volte può capitare di trovare il nome di questo pesce in commercio, ma in realtà il Brachygobius Aggregatus spesso viene confuso con altre specie della stessa famiglia come il Brachygobius Doriae ed il Brachygobius Kabiliensis, ma i tre pesci sono differenti tra di loro.

Una leggera somiglianza può essere accettata con il Brachygobius Kabiliensis la cui striscia nera centrale che cammina lungo le pinne ventrale e dorsale è più corposa rispetto a quella del Brachygobius Aggregatus e anche più centrale, come anche la striscia nera sull’occhio del primo (B. Kabiliensis) è irregolare rispetto a quella del secondo (B. Aggregatus).

Un’altra particolarità che distingue il Brachygobius Aggregatus dagli altri è la mancanza di scaglie predorsali.

 

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