Salvinia minima esperienza di coltivazione

Salvinia minima esperienza di coltivazione

Di solito le galleggianti vengono un po’ scartate dagli appassionati di plantacquari, ma alcune sono davvero interessanti.
Circa un anno fa ho ricevuto da un amico (Roberto pellegrini) una bellissima pianta gallegiante per fare alcuni test in acquario e oggi vi scrivo le mie considerazioni.

Salvinia minima

Questa felce acquatica di origine americana si presenta come una pianta composta da due foglie galleggianti di colore verde aventi lamine ovali di dimensioni molto ridotte (circa 0,5 cm di lunghezza) e pubescenti. Esse sono quindi emesse da un piccolo rizoma galleggiante.
Possiede infine radici di circa 1 cm di lunghezza

Morfologicamente è simile a Salvinia natans, già ampiamente diffusa nel nostro hobby, ma S. minima è facilmente riconoscibile in quanto miniatura.

In acquario, si è rivelata una pianta di facile coltivazione e molto adattabile ai differenti valori dell’acqua.
[pullquote-left]Appena inserita in vasca si è subito ambientata ed ha risposto bene con valori di ph intorno alla neutralità ( 7,1-7,2) e acqua di durezza media (7-10 punti di Gh; 3-5 punti di Kh).[/pullquote-left]
La fertilizzazione in colonna era blanda ed era presente una bassa concentrazione di Co2 (circa 10 ppm ),
La luce, era intensa ( 1 w/l di t5).
E’ subito emerso il suo carattere infestante per cui settimanalmente rimuovevo delle porzioni per non togliere luce alle piante sottostanti.

Dopo alcuni mesi di coltivazione ho impostato dei valori diversi :

  • 6,7-6,8 di Ph,
  • ho acceso un altro neon arrivando a 1,3w /l di t5
  • ho incominciato a fertilizzare in maniera spinta (micro + macro) per cui il ferro è salito a 0,5 mg/l, i fosfati (PO4) a 0,5 mg/l
  • La concentrazione di Co2 ha assunto un valore di 20-25 ppm.

Anche in questo caso il vegetale ha risposto bene è il ritmo di crescita è notevolmente aumentato.
Ho avuto successo anche in un’altra vasca con illuminazione di media intensità (0.8 w /l di pl ).

La riproduzione di questa idrofita è abbastanza semplice: basta tagliare il piccolo rizoma in più parti.
[pullquote-right]Ritengo quindi che Salvinia minima, in acquario, sia una pianta versatile,gradevole e che rappresenti una più che valida alternativa alle comuni galleggianti che si usano per la riproduzione di alcune specie di pesci.[/pullquote-right]

Coltivazione All’esterno:
Ho lasciato anche una porzione in balcone quando ho ricevuto la specie ed ha superato bene l’inverno..
Questo dato è importante perché ci fa capire che è possibile coltivare Salvinia minima in vasche non riscaldate, ma va detto che abito in Sicilia e in inverno, nella mia città, la temperatura non è scesa sotto i 5-6 gradi sopra lo zero.

 

Tutti i testi sono di proprieta’ di Carmelo Lino Fama’ e sono stati messe a disposizione di acquariofili.com ,Ne è vietata la copiatura totale o parziale del testo e delle foto senza l’autorizzazione del proprietario e di acquariofili.com

Salvinia minima esperienza di coltivazione

©www.acquariofili.com
 

Salvinia natans

Salvinia natans

Salvinia natans copia

 

Nome scientifico: Salvinia natans

Genere: Salvinia

Famiglia: Salviniaceae

Luogo di provenienza: Cosmopolita

Dimensioni: Altezza 5-5cm Larghezza 2-3cm

Temperatura:18 – 30°C

Ph: 6.0 – 8.0

Luce: Alta-Altissima

Posizione: galleggiante

Crescita: Veloce

Difficolta’: Facile

Riproduzione: Per stolonatura

Caratteristiche:  Salvinia natans è molto particolare infatti si tratta di una pianta galleggiante che trova molto impiego nei laghetti oppure in vasche di riproduzione con costruttori di nido per esempio anabantidi, vista la sua conformazione è utilizzata (essendo galleggiante) anche per creare zone ombrate per i pesci più timidi.

Composta da uno stolone sottile centrale dal quale si diramano delle foglie di forma ellittica  disposte tutte parallelemente che hanno nella parte superiore una specie di peluria che le rendono impermeabili e  rifugio di piccola microfauna soprattutto di collemboli. Nella parte sottostante dello stolone si diramano delle radici che non sono molto imponenti ma che alla lunga diventano antiestetiche ed è il mezzo attraverso il quale cui assorbono nutrimenti ,solo attraverso l’apparato radicale galleggiante.

Questa pianta è una grande assorbitrice di NO3 infatti è impiegata in vasche senza filtro ,non necessita co2 e somministrare micro e macro in forma blanda