Urophthalmoides

Boraras Urophthalmoides

Boraras Urophthalmoides

Ordine: Ciprinidi

Famiglia: Cyprinidae

Dimensioni: 12-16 mm

 

Distribuzione: Thailandia, Cambogia, Vietnam.

Aspetto: Questa varietà di boraras sono caratterizzate da una livrea di un colore marroncino, con una striscia nera lungo tutto il corpo, accostata a una striscia di colore che va dal giallo all’arancione. Sono presenti anche piccole macchie alla base della pinna anale e caudale.

Il dimorfismo delle Boraras Urophthalmoides tra maschi e femmine si nota prevalentemente nella dimensione, infatti le femmine sono più grandi, hanno un corpo più tondeggiante e colori più tenui. Inoltre, la livrea dei maschi presenta tonalità che variano dall’arancione al rosso chiaro.

Caratteristiche acquario: Dato che la specie va allevata in gruppi, è molto attiva e durante il periodo riproduttivo si può notare una certa territorialità nei maschi bisognerebbe fornire una vasca con dimensioni minime 45×30 cm (quelle in commercio con questa dimensione si aggirano sui 40 L), meglio evitare le vasche cubiche. È da preferire una vasca monospecifica.

Le dimensioni ridotte di questa varietà di boraras fanno sì che questa specie non sia particolarmente adatta ai comuni acquari di comunità

L’allestimento deve essere fittamente piantumato, con nascondigli e zone ombreggiate [si consiglia l’uso di piante galleggianti], per ricreare al meglio le caratteristiche dell’habitat di origine.

La corrente creata dal filtro non deve essere eccessiva, in quanto prediligono acque poco mosse.

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 22-28 °C
  • pH: 6.0-7.0
  • KH: 3-4
  • GH: 7-10
  • NO2: assenti

Numero di esemplari: è una specie che deve vivere in gruppi numerosi, non meno di 10-15 esemplari. Meglio evitare la convivenza con altre specie di Boraras, in quanto si potrebbero ibridare.

Alimentazione: è preferibile alternare a un granulato di buona qualità e delle giuste dimensioni cibo vivo e/o congelato come Daphine e Artemie, specialmente se lo scopo è riprodurle

Riproduzione: è una specie ovivipara, che non manifesta cure parentali o la formazione di coppie stabili. La riproduzione in vasca può essere difficile dato che le uova vengono mangiate, anche dagli stessi genitori.

 

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%
boraras micros

Boraras micros

Boraras Micros

Ordine: Ciprinidi

Famiglia: Cyprinidae

Dimensioni: 10-13 mm

 

Distribuzione: Asia, Thailandia settentrionale (bacino del Mekong, provincie di Udon Thani, Nong Khai).

Aspetto: Le Boraras micros sono caratterizzate da una livrea di un colore olivastro molto tenue. Presenta un pattern simile a quello delle Boraras maculatus, ma con macchie molto più piccole. Non presenta nessuna colorazione sulle pinne, che risultano totalmente trasparenti.

Il dimorfismo tra maschi e femmine si nota prevalentemente nella dimensione, infatti le femmine sono più grandi e hanno un corpo più tondeggiante.

Caratteristiche acquario: Dato che la specie va allevata in gruppi, è molto attiva e durante il periodo riproduttivo si può notare una certa territorialità nei maschi bisognerebbe fornire una vasca con dimensioni minime 45×30 cm (quelle in commercio con questa dimensione si aggirano sui 40 L), meglio evitare le vasche cubiche. È da preferire una vasca monospecifica.

Le dimensioni ridotte fanno sì che questa specie non sia particolarmente adatta ai comuni acquari di comunità

L’allestimento deve essere fittamente piantumato, con nascondigli e zone ombreggiate (si consiglia l’uso di piante galleggianti), per ricreare al meglio le caratteristiche dell’habitat di origine (risaie, acquitrini, pianure alluvionali). Si possono utilizzare piante come Ceratophillum Demersum, Blixia echinosperma, Salvinia, Eliocharis, Ninphea lotus, Hydrilla verticillata.

La corrente creata dal filtro non deve essere eccessiva, in quanto prediligono acque poco mosse.

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 22-28 °C
  • pH: 6.0-6.7
  • KH: 3-4
  • GH: 7-8
  • NO2: assenti

Numero di esemplari: queste boraras è una specie che deve vivere in gruppi numerosi, non meno di 10-15 esemplari. Meglio evitare la convivenza con altre specie di Boraras, in quanto si potrebbero ibridare.

Alimentazione: è preferibile alternare a un granulato di buona qualità e delle giuste dimensioni cibo vivo e/o congelato come Daphine e Artemie, specialmente se lo scopo è riprodurle

Riproduzione: è una specie ovivipara, che non manifesta cure parentali o la formazione di coppie stabili. La riproduzione in vasca può essere difficile dato che le uova vengono mangiate, anche dagli stessi genitori.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%
Boraras naevus

Boraras naevus

Boraras Naevus

Ordine: Ciprinidi

Famiglia: Cyprinidae

Dimensioni: 15 mm

 

Distribuzione: Asia, Thailandia meridionale.

Aspetto: Le Boraras naevus sono caratterizzate da una livrea arancione/rosso con macchia scura lungo la parte laterale del corpo. Sono presenti anche piccoli puntini scuri, alla base della pinna caudale e anale.

Il dimorfismo tra maschi e femmine si nota prevalentemente nella dimensione, infatti le femmine sono più grandi e hanno un corpo più tondeggiante. Inoltre, i maschi possiedono una livrea con colori più intensi e con una macchia più estesa.

Le dimensioni ridotte fanno sì che questa specie non sia particolarmente adatta ai comuni acquari di comunità

Caratteristiche acquario: Dato che la specie va allevata in gruppi, è molto attiva e durante il periodo riproduttivo si può notare una certa territorialità nei maschi bisognerebbe fornire una vasca con dimensioni minime 45×30 cm (quelle in commercio con questa dimensione si aggirano sui 40 L), meglio evitare le vasche cubiche. È da preferire una vasca monospecifica.

L’allestimento deve essere fittamente piantumato, con nascondigli e zone ombreggiate (si consiglia l’uso di piante galleggianti), per ricreare al meglio le caratteristiche dell’habitat di origine.

Si può poi optare per vasche con elevata presenza di tannini e acidi umici rilasciati da legni e foglie (possono essere lasciate sul fondo della vasca fino alla decomposizione) presenti in acquario. Illuminazione non eccessivamente elevata.

A causa di queste caratteristiche è meglio evitare piante particolarmente esigenti; si possono utilizzare piante come cryptocorine, microsorium pteropus, muschi di vario tipo (come ad esempio il taxiphillum barbieri) e anubias.

La corrente creata dal filtro non deve essere eccessiva, in quanto prediligono acque poco mosse.

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 22-28 °C
  • pH: 6.0-7.0 In natura si possono trovare a pH molto più bassi, fino a 4 a causa dell’elevata presenza di materiale organico che rilascia in acqua acidi umici e tannini, ma in acquario è meglio non scendere sotto pH 6, dato che condizioni più spinte sono difficili da mantenere in un sistema chiuso.
  • KH: 3-4
  • GH: 7-10
  • NO2: assenti

Numero di esemplari: è una specie che deve vivere in gruppi numerosi, non meno di 10-15 esemplari. Meglio evitare la convivenza con altre specie di Boraras, in quanto si potrebbero ibridare.

Alimentazione: è preferibile alternare a un granulato di buona qualità e delle giuste dimensioni cibo vivo e/o congelato come Daphine e Artemie, specialmente se lo scopo è riprodurle

Riproduzione: queste boraras sono una specie ovivipara, che non manifesta cure parentali o la formazione di coppie stabili. La riproduzione in vasca può essere difficile dato che le uova vengono mangiate, anche dagli stessi genitori.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%
Boraras-merah300x160

Boraras merah

Boraras Merah

Ordine: Ciprinidi

Famiglia: Cyprinidae

Dimensioni: 15-20 mm

 

Distribuzione: Asia, Indonesia (Borneo meridionale, provincie del Kalimantan centrale e occidentale).

Aspetto: Le Boraras merah sono caratterizzate da una livrea di un colore molto più tenue rispetto alle altre Boraras, ma che rimane sui toni del rosso con macchia scura lungo la parte laterale del corpo di forma allungata, che prosegue irregolarmente anche nella parte posteriore del corpo. Sono presenti anche piccoli puntini scuri, alla base della pinna caudale e anale.

Le dimensioni ridotte fanno sì che questa specie non sia particolarmente adatta ai comuni acquari di comunità

Il dimorfismo tra maschi e femmine si nota prevalentemente nella dimensione, infatti le femmine sono più grandi e hanno un corpo più tondeggiante. Inoltre, i maschi possiedono una livrea con colori più accesi.

Caratteristiche acquario: Dato che la specie va allevata in gruppi, è molto attiva e durante il periodo riproduttivo si può notare una certa territorialità nei maschi bisognerebbe fornire una vasca con dimensioni minime 45×30 cm [quelle in commercio con questa dimensione si aggirano sui 40 L], meglio evitare le vasche cubiche. È da preferire una vasca monospecifica.

L’allestimento deve essere fittamente piantumato, con nascondigli e zone ombreggiate [si consiglia l’uso di piante galleggianti], per ricreare al meglio le caratteristiche dell’habitat di origine. Elevata

presenza di tannini e acidi umici rilasciati da legni e foglie [possono essere lasciate sul fondo della vasca fino alla decomposizione] presenti in acquario. Illuminazione non eccessivamente elevata. A causa di queste caratteristiche è meglio evitare piante particolarmente esigenti; si possono utilizzare piante come cryptocorine, microsorium pteropus, muschi di vario tipo [come ad esempio il taxiphillum barbieri] e anubias.

La corrente creata dal filtro non deve essere eccessiva, in quanto prediligono acque poco mosse.

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 22-26 °C
  • pH: 6.0-6.5 In natura si possono trovare a pH molto più bassi, fino a 4 a causa dell’elevata presenza di materiale organico che rilascia in acqua acidi umici e tannini, ma in acquario è meglio non scendere sotto pH 6, dato che condizioni più spinte sono difficili da mantenere in un sistema chiuso.
  • KH: 3
  • GH: 7-9
  • NO2: assenti

Numero di esemplari: è una specie che deve vivere in gruppi numerosi, non meno di 10-15 esemplari. Meglio evitare la convivenza con altre specie di Boraras, in quanto si potrebbero ibridare.

Alimentazione: è preferibile alternare a un granulato di buona qualità e delle giuste dimensioni cibo vivo e/o congelato come Daphine e Artemie, specialmente se lo scopo è riprodurle

Riproduzione: è una specie ovivipara, che non manifesta cure parentali o la formazione di coppie stabili. La riproduzione in vasca può essere difficile dato che le uova vengono mangiate, anche dagli stessi genitori.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%
Boraras maculatus

Boraras maculatus

Boraras Maculatus o Dwarf Rasbora

Ordine: Ciprinidi

Famiglia: Cyprinidae

Dimensioni: 20 mm

 

Distribuzione: Asia, Malesia, Indonesia (Sumatra), Singapore, sud-est della Thailandia.

Aspetto: Le Boraras maculatus sono caratterizzate da una livrea arancione/rossa con una grossa macchia scura (la cui dimensione è paragonabile nei due sessi) lungo la parte laterale del corpo e piccoli puntini scuri, alla base della pinna caudale e anale. Le pinne sono prevalentemente trasparenti, ma sia la pinna dorsale che quella anale sono caratterizzate dalla presenza di macchie nere e rosso acceso. La forma e la dimensione dei tratti scuri sulla pinna anale possono essere molto variabili.

Le dimensioni ridotte fanno sì che questa specie non sia particolarmente adatta ai comuni acquari di comunità

Il dimorfismo tra maschi e femmine si nota prevalentemente nella dimensione, infatti le femmine sono più grandi e hanno un corpo più tondeggiante. Inoltre, i maschi possiedono una livrea con colori più accesi.

Caratteristiche acquario: Dato che la specie va allevata in gruppi, è molto attiva e durante il periodo riproduttivo si può notare una certa territorialità nei maschi bisognerebbe fornire una vasca con dimensioni minime 45×30 cm (quelle in commercio con questa dimensione si aggirano sui 40 L), meglio evitare le vasche cubiche. È da preferire una vasca monospecifica.

L’allestimento deve essere fittamente piantumato, con nascondigli e zone ombreggiate (si consiglia l’uso di piante galleggianti), per ricreare al meglio le caratteristiche dell’habitat di origine. Elevata

presenza di tannini e acidi umici rilasciati da legni e foglie (possono essere lasciate sul fondo della vasca fino alla decomposizione) presenti in acquario. Illuminazione non eccessivamente elevata. A causa di queste caratteristiche è meglio evitare piante particolarmente esigenti; si possono utilizzare piante come cryptocorine, microsorium pteropus, muschi di vario tipo [come ad esempio il taxiphillum barbieri] e anubias.

La corrente creata dal filtro non deve essere eccessiva, in quanto prediligono acque poco mosse.

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 24-26 °C
  • pH: 6.0-6.5 In natura si possono trovare a pH molto più bassi, fino a 4 a causa dell’elevata presenza di materiale organico che rilascia in acqua acidi umici e tannini, ma in acquario è meglio non scendere sotto pH 6, dato che condizioni più spinte sono difficili da mantenere in un sistema chiuso.
  • KH: 3
  • GH: 7-9
  • NO2: assenti

Numero di esemplari: è una specie che deve vivere in gruppi numerosi, non meno di 10-15 esemplari. Meglio evitare la convivenza con altre specie di Boraras, in quanto si potrebbero ibridare.

Alimentazione: è preferibile alternare a un granulato di buona qualità e delle giuste dimensioni cibo vivo e/o congelato come Daphine e Artemie, specialmente se lo scopo è riprodurle

Riproduzione: è una specie ovivipara, che non manifesta cure parentali o la formazione di coppie stabili. La riproduzione in vasca può essere difficile dato che le uova vengono mangiate, anche dagli stessi genitori.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%