Vasca Di Giuseppe De Rito

Vasca Di Giuseppe De Rito

Vasca Di Giuseppe De Rito : Nasco acquariofilo nel 2000 quando in visita ad un centro giardinaggio della provincia di Bergamo mi imbatto in un betta, non uno qualunque, un betta splendens da esposizione che lasciava senza fiato tutti i presenti.

È stato amore a prima vista e da quel momento un escalation.

Acquisto una vaschetta da 20 litri inserendo il betta che non ero riuscito a lasciare in negozio

Nel giro di qualche mese passo ad un acquario Juwell 180  per poi arrivare dopo qualche anno all’attuale da 350 litri circa di costruzione artigianale aperto con vetro frontale stondato per una visione ottimale anche da diverse angolazioni.

Con quest’ultimo, mi evolvo passando al marino.

Sono stati 5 anni di impegno assoluto e intenso che mi ha regalato immense soddisfazioni e cocenti delusioni dovute esclusivamente ad errori iniziali di gestione e conduzione.

Il metodo che poi mi ha dato le maggiori soddisfazioni è stato un  DSB puro, senza filtro, con la sump dedicata a vasca di refugium. Ciò ha dato come risultato dei pesci in perfetta forma, coralli duri ottimamente estroflessi dai colori spettacolari e in crescita continua tanto da dover taleare con frequenza quasi come fosse un giardino fiorito, una vastità coralli duri SPs, LPS,molli e Spugne spettacolari tanto che il mio negoziante ogni volta che andavo a fargli visita voleva vedere le foto della mia barriera.Vasca Di Giuseppe De Rito

Di quel periodo mi rimane soltanto una foto che non rende giustizia alla spettacolarità dei colori dei coralli

Che tempi.

Ometto di ricordare il tragico momento in cui tutto è finito. Il solo pensiero mi fa male ancora adesso.

Un disastro.Una catastrofe.Una tragedia.

 

 

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Guida all’allestimento Tanganica

 

Prima di addentrarci nelle linee guida per l’allestimento di un Tanganica,soffermiamoci sul capire le particolarità di questo biotopo scoprendone le origini in natura.Il Lago Tanganica, è uno dei “grandi laghi Africani“, il secondo in ordine di superficie dopo il Lago Vittoria; in queste acque vivono numerose specie di Ciclidi. Entrando nell’universo dei Ciclidi del lago Tanganica ci troviamo di fronte ad una delle comunità più complesse ed affascinanti che le acque dolci possano offrire. Nel corso dei millenni infatti questo lago immerso nella Rift Valley africana è stato ed è teatro di uno dei più evidenti risultati di come l’evoluzione possa dar luogo ad una moltitudine di singolari e complesse interazioni tra le varie specie presenti e di come la specializzazione abbia consentito ai Ciclidi che vi abitano di trarre il massimo vantaggio dall’ambiente circostante.

 

Il lago Tanganica rappresenta un habitat ideale per più di 300 specie di pesci della Famiglia dei Ciclidi che troviamo piu’ concentrata lungo le sote, molte delle specie sono fortemente apprezzate nell’acquariofilia amatoriale grazie alle loro livree e ai loro comportamenti sociali particolarmente evoluti. Tutti gli acquariofili possono dilettarsi a ricostruire nelle loro vasche uno spaccato del lago purché rispettino il più possibile le esigenze delle specie animali e vegetali ospitate. Tra i diversi ambienti del Tanganica vanno ricordati quello con coste rocciose e quello con fondale sabbioso tipico dei Ciclidi conchigliofili.
Ricostruire un biotopo vuol dire riprodurre le caratteristiche chimico fisiche di un ambiente in quanto, a loro volta, queste influiscono sulla fisiologia dei pesci ospitati,sicuramente non si puo’ emulare nella sua totalità ma l’impegno a fare bene e rispettare le specie deve stare davanti a tutto.Il paesaggio in natura vede coste rocciose o sponde sabbiose che raggiungono una profondità di 1500 metri.

Le rocce presenti sulle sponde proseguono sott’acqua e formano, grazie all’erosione, un labirinto di tane che sono il rifugio preferito dei vari pesci.Da notare una totale assenza di piante, sostituite da alghe verdi e diatomee, colonizzate da vari microrganismi (Hydre, minuscoli crostacei, ecc..).L’acqua è limpida, molto mossa e fortemente ossigenata, mentre il fondo è costituito da blocchi di roccia, ciottoli e zone ghiaiose.La temperatura dell’acqua oscilla tra i 24° e i 28° in superficie, PH 8.6/9.5, durezza totale tra 7 e 11 e la durezza carbonatica tra 16 e 19, conduttività circa 600 microsiemens.
Tra le poche piante presenti in questo ambiente, oltre le alghe, ricordiamo Ceratophyllum demersum, Vallisneria spiralis.
Per realizzare questo habitat si consigliano vasche con capacità di almeno 180 litri. Sarà necessario un potente sistema di filtraggio esterno e le specie da inserire verranno scelte molto accuratamente, in riferimento alle loro abitudini, gregarie o meno, alle loro necessità fisiologiche. Non dimentichiamo che i Ciclidi generalmente sporcano molto l’acqua anche a causa delle loro dimensioni.

 

Fondo:

Sabbia vagliata
Sabbia vagliata di fiume reperibile in negozi dove vendono materiale edile, questa sabbia dovrà avere una granulometria 1-3m m poiché la sabbia sarà continuamente smossa, spostata a piacimento dalla fauna che inseriremo e dovrà quindi essere fine per evitare di ferire i pesci.

Tuttavia la sabbia edile dovrà essere lavata molto accuratamente a causa del pulviscolo presente, il procedimento è molto semplice:
In un secchio inseriamo una piccola quantita di sabbia e faremo circolare l’acqua fino a che non tracima dal contenitore continuando a smuovere la sabbia.
All’inizio l’acqua sarà torbida e man mano che il pulviscolo uscirà dal secchio sarà sempre più cristallina e questo sarà il momento di fermarci e ricominciare con un’altra quantita di sabbia.
La sabbia una volta lavata per bene è meglio lasciarla asciugare in modo da distribuirla tra le rocce più agevolmente.

 

 

Rocce:

 

 

 

Le Rocce sono fondamentali in questo biotopo poiché se andremo ad inserire pesci rocciofili costuiranno la loro tana.
Generalmente vanno bene tutte, comprese quelle calcaree per via delle durezze altissime presenti nel lago, tuttavia sono sconsigliate le rocce contenenti metalli e quelle troppo spigolose o appuntite perché potrebbero ferire i pesci.

Per creare una rocciata naturale dovremmo cercare rocce grandi e tutte dello stesso colore che incastonandole tra loro dovranno creare anfratti e tane dove i pesci potranno trovare rifugio da eventuali con specifici dominanti o per creare la loro “casa”.

 

 

 

 

 

 

Pesci:

La parte dedicata alla Fauna come descritto sopra va scelta molto accuratamente tenendo conto della dimensione della vasca,di come è allestita e sopratutto dal carattere del pesce ,ed è per questo che vogliamo elencare qualche specie per dare una idea di cosa inserire,

Per vasche con profondità inferiore o uguale a 35cm possiamo inserire dei conchigliofili ,per esempio:
Lamprologus similis , Lamprologus multifasciatus , Lamprologus meleagris , Lamprologus occelatus , Lamprologus brevis

Per vasche 100x40cm possiamo inserire le specie conchigliofile sopra descritte e specie rocciofile,per esempio:
Julidocromis transcriptus , Altolamprologus sumbu , Julidocromis marlieri , Monospecifico cylindricus , Monospecifico leleupi

Per vasche 150×40/50 possiamo inserire conchiglioli e rocciofili di seguito descritti e anche :
Altolamprologus compressiceps , Altolamprologus calvus , Cypricromis , Altolamprologus brichardi , Julidocromis regani , Cyathopharynx foai , caudopinctarus

 

 

Piante:

 

 

Le piante in questo biotopo sono sconsigliate perché l’elevate durezze, la scarsa illuminazione e l’indole di scavare da parte degli inquilini.

Ad ogni modo si possono inserire:
Vallisneria, Microsorum e Anubias.

 

 

 

 

 

Gusci:

I gusci di lumaca vuoti saranno indispensabili se si vogliono ospitare ciclidi denominati conchigliofili dove all’interno di essa troveranno rifugio, deporranno le uova, costruiranno la propria casa .

Come gusci originari del tanganica ci sono i neothama tanganyicense purtroppo non sono facili da trovare ma possiamo optare per gusci vuoti delle lumache nostrane.
Prima dell’inserimento in vasca ,che è consigliabile fare intorno alla terza settimana per evitare che la cavità si riempia di batteri o altro, dovranno essere opportunamente late e bollite.

 

 

 

 

Luce:


E’ sicuramente l’aspetto più importante ed interessante da curare e da ricercare poiché l’illuminazione dovrà essere poca per poter apprezzare le migliori livree dei nostri pinnuti.
Ovviamente in presenza delle piante elencate poco fa si consiglia un’illuminazione circa di 0,3-0,5W/litro con luce a 6500k per stimolare la loro crescita.

Se si opta per un ambiente senza piante si consiglia di sperimentare varie soluzioni che possono essere anche l’utilizzo di strip led a 6500k opportunamente oscurate per ricreare un ambiente molto ombreggiato.

Si può anche provare qualche punto luce di colore blu per ricercare la copertura algare che a molti piace, in questo caso qualche led a 10000K ed acqua ricca di fosfati aiuteranno a localizzare in determinati punti le alghe.
In generale l’illuminazione che sia a 6500K pura o abbinata ad una da 10000K dovrà comunque essere molto bassa.

 

 

Valori acqua:

 

 

L’aspetto che più caratterizza questo lago è proprio l’acqua, che risulta avere delle durezze molto alte, per questo abbiamo consigliato sabbia di fiume e rocce calcaree che aiuteranno ad elevare le durezze della nostra vasca.

In generale dovremo cercare di mantenere questi valori:
ph 8-9
GH 11-15
KH 8-20
Temperatura: 25-27°C

 

 

 

 

 

Filtraggio:

 

 

Il filtro che andremo a scegliere sarà un filtro sovradimensionato caricato con materiale biologico e meccanico nella misura di:
80% Biologico
20% Meccanico.

Inutile precisare che il filtro deve avere una portata circa 4-5 volte il litraggio netto della vasca.

 

 

 

 

 

 

 

Per allestire:


Posizioneremo un tappetino fitness o polistirolo ad alta densità sulla base della vasca, questo salvaguarderà la base in vetro dal peso delle rocce, cominciamo a predisporre la rocciata che dovrà essere studiata nei minimi dettagli in base alla fauna che andremo ad inserire.
Prima di inserire la rocciata in vasca consigliamo di fare delle prove su di un cartone pretagliato con le misure della vasca, andremo a posizionare le rocce in modo che la struttura sia ben stabile.
Dopo aver posizionato le rocce sopra alla protezione che avremo deciso iniziamo ad inserire la sabbia che accuratamente cercheremo di metterla anche tra le rocce in modo da dare maggior stabilità alla rocciata, consigliamo dopo il lavaggio della sabbia di lasciarla asciugare in modo da rendere più pratico l’inserimento tra le rocce.
Finito il layout della vasca (con eventuali piante) iniziamo ad inserire l’acqua aiutandoci con un tappo largo o qualsiasi cosa che eviti di inserire acqua direttamente sulla sabbia per evitare di creare crateri sul fondo

 

 

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