Thiara winteri

Thiara winteri

 

Nome scientifico: Thiara winteri
Famiglia: Thiaridae
Provenienza: Asia – Indonesia

La Thiara winteri è una lumaca d’acqua dolce appartenente alla famiglia delle Thiaridae.
Come la maggior parte dei gasteropodi della stessa famiglia, proviene dall’Asia e precisamente dall’Indonesia

Caratteristiche: La conchiglia di questo gasteropode, assomiglia alle conchiglie del genere Melanoides che appartiene ad una specie completamente diversa.
Il resistente guscio della Thiara winteri è di colore marrone chiaro, tendente al marrone scuro, con l’apice appuntito , presenta diverse parti appuntite anche attorno al guscio, strumenti idonei alla difesa dai predatori.

[pullquote-right]Da adulta raggiunge una dimensione pari a 2,5cm, 3cm massimo.[/pullquote-right]

E’ una lumaca molto rara e pacifica ,pesci e piante, convive con tantissime specie di pesci ma tuttavia tra di loro non mancano i predatori come i botia e i pesci palla. Oltre ai pesci menzionati anche le Anentome Helena (lumaca killer) e alcuni crostacei possono nutrirsi di questi fantastici gasteropodi.

Questo gasteropode vive in acque dolci ad una temperatura tra i 18° e i 30°C e anche un’importante durezza dell’acqua dGH. Predilige un terreno sabbioso o della ghiaia fine, in modo da potersi interrare (questi movimenti sotto il terreno sono molto utili alla vasca perchè evita il formarsi di zone anossiche)

Mantenere un PH neutro o leggermente alcalino che unito ad una alta durezza permette la costruzione e mantenimento del guscio. Si tratta di una lumaca che si intravede nelle ore serali e/o notturne, ma ciò non significa che non è possibile vederla durante le ore diurne.

Riproduzione: La Thiara winteri tende a riprodursi, come tante altre specie, in presenza di eccesso di cibo,

E’ una lumaca ermafrodita e in presenza di altre lumache della specie Melanoides tende ad ibridarsi, facendo perdere la purezza della specie

Alimentazione:Si nutre prevalentemente di alghe, avanzi di cibo, foglie decomposte e prediligono le verdure sbollentate.

 

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 50%
Riproduzione in acquario 70%
Trichopsis Vittata

Trichopsis Vittata

Trichopsis Vittata

Ordine: Anabantidi

Famiglia: Osphronemidae

Dimensioni: 6-7 cm

Distribuzione: Asia, Indocina, bacino inferiore del Mekong (Laos, Cambogia Vietnam, Singapore, Thailandia meridionale)

 

Aspetto:Sono caratterizzati da una colorazione del corpo tendente al grigio con riflessi azzurrini, con la presenza di una macchia nera alla base delle pinne pettorali.

Sono presenti  3 bande laterali più scure, numero più elevato rispetto agli altri Trichopsis (anche se esemplari wild possono presentare livree piuttosto varia).

Le pinne presentano una conformazione differente rispetto agli altri appartenenti della famiglia, con alcuni raggi prolungati nella pinna anale (fino a sembrare filamenti).

Le femmine presentano dimensioni minori rispetto ai maschi, oltre a una differente estensione più piccola dei raggi delle pinne.

È possibile sessare gli esemplari adulti in modo piuttosto semplice, in quanto le ovaie nelle femmine sono ben visibili al di sotto della vescica natatoria.

 

Caratteristiche acquario: Questa specie può essere allevata in coppie o piccoli gruppi, ma la vasca deve avere dimensioni minime 60×30 cm per una coppia ,presentano una certa aggressività specialmentedurante i periodi riproduttivi.

L’allestimento deve essere fittamente piantumato, con nascondigli e ricco di barriere visive e ricco di zone ombreggiate create con galleggianti.

A causa della scarsa illuminazione si possono utilizzare piante come Cryptocorine, piante epifite come Microsorium, muschi di vario tipo (come ad esempio il taxiphillum barbieri) e galleggianti.

È da preferirsi un fondo caratterizzato da colori naturali e scuri; è consigliabile anche aggiungere delle foglie di quercia o catappa per ambrare l’acqua e fornire una fonte di cibo secondaria (grazie alla formazione di microfilm).

La corrente creata dal filtro deve essere scarsa, in quanto prediligono acque poco.

La vasca deve essere provvista di coperchio dato che sono ottimi saldatori e, come per tutti gli anabantidi, per mantenere uno strato di aria umida e calda (riduce la possibilità di infiammazione al labirinto).

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 22-28 °C
  • pH: 6 – 6.8
  • KH: 3 – 5
  • GH: 8 – 12
  • NO2: assenti

 

Numero di esemplari: Monospecifico con coppie o piccoli gruppi

Alimentazione: : Trichopsis Vittata accettano cibo granulare, ma gradiscono molto sia cibo vivo di piccole dimensioni (essendo micropredatori), sia congelato come daphnie, artemie e chironomus.

Riproduzione: è una specie ovivipara.

Il maschio procede alla formazione del nido di bolle in superficie.

Dopo la deposizione gli adulti possono essere lasciati all’interno della vasca,

solo il maschio che svolge le cure parentali (controllo del nido e cura delle uova e degli avannotti, fino a che non iniziano a nuotare in autonomia).

Le uova si schiudono in 24-48h, ma gli avannotti rimangono nel nido fino al completo assorbimento del sacco vitellino.

Successivamente gli avannotti devono essere alimentati con cibo di piccole dimensioni, come infusori e successivamente con napuli di artemia.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%
Trichopsis Pumila

Trichopsis Pumila

Trichopsis Pumila o Pygmy Gourami

Ordine: Anabantidi

Famiglia: Osphronemidae

Dimensioni: 2.5/3.5 cm

Distribuzione: Asia, bacino del Mekong

Aspetto:Sono caratterizzate da una livrea di colore chiaro tendente al bianco/grigio con zebrature azzurro acceso lungo tutto il corpo, al cui termine si trova una macchia scura, che caratterizza la specie.

Le zone degli opercoli branchiali si presentano di colore rosso acceso. Le pinne sono trasparenti, tranne quelle pelviche e quelle anali, che presentano una colorazione rossiccia/ramata.

Il dimorfismo tra maschi e femmine si nota principalmente nella forma del corpo (di forma leggermente romboidale): le femmine sono più grandi e hanno una forma più tondeggiante, presentano una livrea con colorazione meno intensa e definita rispetto ai maschi che mostrano anche pinne leggermente più grandi.

 

Caratteristiche acquario:In genere si tende ad allevare questa specie in coppie o piccoli gruppi di 3-4 esemplari, dato che presentano un discreto attaccamento ai propri territori, benché siano più pacifici rispetto ad altre specie della stessa famiglia.

Per questi motivi bisognerebbe fornire una vasca con dimensioni minime 50×30 cm, meglio evitare le vasche cubiche. È da preferire una vasca monospecifica per poter osservare i comportamenti caratteristici.

L’allestimento deve essere fittamente piantumato, con nascondigli e ricco di barriere visive e ricco di zone ombreggiate create con galleggianti.

A causa della scarsa illuminazione si possono utilizzare piante come Cryptocorine, piante epifite come Microsorium, muschi di vario tipo (come ad esempio il taxiphillum barbieri) e galleggianti.

È da preferirsi un fondo caratterizzato da colori naturali e scuri,

Consigliabile anche aggiungere delle foglie di quercia o catappa per ambrare l’acqua e fornire una fonte di cibo secondaria (grazie alla formazione di microfilm).

La corrente creata dal filtro non deve essere eccessiva, in quanto prediligono acque poco mosse essendo pesci piuttosto statici.

La vasca deve essere provvista di coperchio dato che sono ottimi saltatori e, come per tutti gli anabantidi, per mantenere uno strato di aria umida e calda , in questo modo si riduce la possibilità di infiammazione al labirinto.

 

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 25-28 °C
  • pH: 6 – 6.8
  • KH: 3 – 5
  • GH: 5 – 10
  • NO2: assenti

 

Numero di esemplari: coppia o trio (1 m-2f)

Alimentazione:: accettano cibo granulare affondante di buona qualità, ma gradiscono molto sia cibo vivo di piccole dimensioni (essendo micropredatori), sia congelato come daphnie, artemie e chironomus.

Riproduzione: è una specie ovivipara. Il maschio procede alla formazione del nido di bolle (molto utile la presenza di galleggianti per la sua costruzione).

Dopo la deposizione gli adulti possono essere lasciati all’interno della vasca, ma è solo il maschio che svolge le cure parentali (controllo del nido e cura delle uova e degli avannotti, fino a che non iniziano a nuotare in autonomia).

Le uova si schiudono in 24-48h, ma gli avannotti rimangono nel nido fino al completo assorbimento del sacco vitellino. Successivamente gli avannotti devono essere alimentati con cibo di piccole dimensioni, come infusori e successivamente con napuli di artemia.

Curiosità: Trichopsis Pumila è l’unica della sua famiglia a produrre suoni udibili, differenti in base al tipo di interazione tra gli esemplari.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 20%
Riproduzione in acquario 50%
Celestichthys choprae o Danio choprae o Glowlight Danio

Celestichthys choprae

Celestichthys choprae, Danio choprae o Glowlight Danio


Ordine: Ciprinidi

Famiglia: Cyprinidae

Dimensioni: 2.5/3.0 cm

Distribuzione: Asia, Myanmar

 

 

Aspetto: Sono caratterizzate da una livrea di colore verde-grigiastro con sfumature blu sul ventre, con una linea arancione al centro dei lati del corpo. L’opercolo branchiale invece ha un colore violaceo.

Il dimorfismo tra maschi e femmine si nota principalmente nella forma del corpo: le femmine sono più grandi e hanno una forma più tondeggiante, inoltre presentano una livrea con colorazione meno intensa e più tendente al giallo. Le differenze si accentuano soprattutto nel periodo riproduttivo.

Le dimensioni ridotte fanno sì che questa specie non sia particolarmente adatta ai comuni acquari di comunità.

Non va confuso con il Danio Flagrans, che presenta una livrea con disegno differente, ha il peduncolo caudale più corto e la pinna anale è differente.

 

Caratteristiche acquario: Dato che Celestichthys choprae va allevata in gruppi e nei maschi si possono manifestare comportamenti combattivi per stabilire la gerarchia del gruppo bisognerebbe fornire una vasca con dimensioni minime 80×30 cm, meglio evitare le vasche cubiche. È da preferire una vasca monospecifica.

L’allestimento deve essere fittamente piantumato, con nascondigli e ricco di barriere visive e zone ombreggiate (si consiglia l’uso di piante galleggianti), per ricreare al meglio le caratteristiche dell’habitat di origine; esso è caratterizzato anche da acqua cristallina e poco carica di tannini. Illuminazione non eccessivamente elevata.

Si possono utilizzare piante come Ceratophillum, Elodea, muschi di vario tipo (come ad esempio il taxiphillum barbieri), epifite (Microsorium, Bolbitis, Anubias) e altre galleggianti. È da preferirsi un fondo caratterizzato da colori naturali e scuri, come ad esempio ghiaia. Si consiglia di aggiungere agli arredi rocce di varie dimensioni. Prediligono acque mosse.

Dato che tendono a uscire dalla vasca, utilizzare vasche chiuse

La corrente creata dal filtro non deve essere eccessiva, in quanto prediligono acque poco mosse

 

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 18-26 °C
  • pH: 6 – 7

È consigliabile variare la temperatura in vasca per emulare la variazione di temperatura stagionale, per la riproduzione la temperatura ideale si aggira sui 25-26°C.

  • KH: 3 – 6
  • GH: 5 – 10
  • NO2: assenti

 

Numero di esemplari: è una specie che deve vivere in gruppi numerosi, non meno di 8-10 esemplari, ma con gruppi più ampi (20 o più esemplari) si possono osservare al meglio i comportamenti di questa specie. Meglio evitare la convivenza con Celestichthys Margaritatus, in quanto si potrebbero ibridare.

Alimentazione: : Si consiglia l’utilizzo di mangime secco granulare delle giuste dimensioni e alta qualità.

Alternare cibo vivo e/o congelato come Chironomus, Daphnia, Artemia salina, specialmente se si punta alla riproduzione. Evitare cibi galleggianti, come le scaglie.

Riproduzione: è una specie ovivipara, che non manifesta cure parentali o la formazione di coppie stabili.

La riproduzione in vasca può essere difficile dato che le uova vengono mangiate, anche dagli stessi genitori.

 

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 70%
Celestichthys erythromicron

Celestichthys erythromicron

Celestichthys erythromicron,Danio erythromicron o Microrasbora erythromicron

Ordine: Ciprinidi

Famiglia: Cyprinidae

Dimensioni: 2.0 cm

Distribuzione: Asia, Myanmar

Aspetto: Sono caratterizzate da una livrea di colore chiaro tendente al bianco con zebrature azzurro acceso lungo tutto il corpo, al cui termine si trova una macchia scura, che caratterizza la specie. Le zone degli opercoli branchiali si presentano di colore rosso acceso. Le pinne sono trasparenti, tranne quelle pelviche e quelle anali, che presentano una colorazione rossiccia/ramata.

Se l’esemplare presenta un disegno sul corpo differente, è possibile che si tratti di un ibrido, probabilmente derivato da un incrocio con C. Margaritatus.

Il dimorfismo tra maschi e femmine si nota principalmente nella forma del corpo: le femmine sono più grandi e hanno una forma più tondeggiante, inoltre presentano una livrea con colorazione meno intensa e definita rispetto ai maschi.

 

Caratteristiche acquario: Dato che la specie Celestichthys erythromicron va allevata in gruppi e nei maschi si possono manifestare comportamenti combattivi per stabilire la gerarchia del gruppo bisognerebbe fornire una vasca con dimensioni minime 50×30 cm [si sale a 60×30 cm per gruppi più folti], meglio evitare le vasche cubiche.  È da preferire una vasca monospecifica.

L’allestimento deve essere fittamente piantumato, con nascondigli e ricco di barriere visive e zone ombreggiate [si consiglia l’uso di piante galleggianti], per ricreare al meglio le caratteristiche dell’habitat di origine; Esso è caratterizzato anche da acqua cristallina e poco carica di tannini. Illuminazione non eccessivamente elevata. Si possono utilizzare piante come Ceratophillum, Elodea, muschi di vario tipo [come ad esempio il taxiphillum barbieri] e altre galleggianti. È da preferirsi un fondo caratterizzato da colori naturali e scuri.

La corrente creata dal filtro non deve essere eccessiva, in quanto prediligono acque poco mosse.

 

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 20-24 °C
  • pH: 7.0-8.0

Questa specie soffre particolarmente ambienti caratterizzati da acqua acida

  • KH: 6-12
  • GH: 10-15

Acque abbastanza dure, può essere adeguata l’acqua di rubinetto.

  • NO2: assenti

 

Numero di esemplari: è una specie che deve vivere in gruppi numerosi, non meno di 8-10 esemplari, ma con gruppi più ampi [20 o più esemplari] si possono osservare al meglio i comportamenti di questa specie. Meglio evitare la convivenza con Celestichthys Margaritatus, in quanto si potrebbero ibridare.

Alimentazione: durante il primo periodo è sconsigliato l’utilizzo di mangime secco granulare, anche se delle giuste dimensioni e alta qualità.

Lentamente abituarli al secco .

Inizialmente somministrare cibo vivo e/o congelato come Daphnia, Artemia salina, Tubifex e Chironomus, specialmente se si punta alla riproduzione.

Occasionalmente va fornita verdura sbollentata per integrare la componente vegetale, necessaria nella dieta. Evitare cibi galleggianti, come le scaglie.

Riproduzione: è una specie ovivipara, che non manifesta cure parentali o la formazione di coppie stabili.

La riproduzione in vasca può essere difficile dato che le uova vengono mangiate dagli stessi genitori.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 70%