Biocondizionatore

BIOCONDIZIONATORE I PRO E I CONTRO

Biocondizionatore, questo sconosciuto o meglio un prodotto di cui se ne fa largo utilizzo e il più delle volte senza che se ne conoscano gli effettivi,vantaggi , svantaggi o il motivo del suo utilizzo.

Con questa breve guida cercherò di spiegare l’utilizzo del biocondizionatore e i suoi pro e contro.Quando ci si avvicina all’ hobby dell’acquariofilia il più delle volte ci si reca in un negozio di acquariologia dove il professionista del settore ci  propone dei prodotti indispensabili per l’avvio del nostro acquario e in seguito per il suo mantenimento, tra questi prodotti troviamo sicuramente il biocondizionatore di varie marche ma che fondamentalmente hanno tutti lo stesso principio cioè quello di favorire l’evaporare del cloro e far precipitare i metalli pesanti presenti nelle nostre acque di rubinetto.

[pullquote-left]Leggendo le etichette del biocondizionatore sembra di avere a che fare con pozioni magiche ma vi assicuro che cosi’ non è [/pullquote-left]pero’ è anche vero che grazie alla presenza di sostanze colloidali specifiche proteggono la mucosa dei pesci e le branchie tanto è vero che molti negozianti ne inseriscono una quantità nel sacchetto dei pesci per ridurre lo stress da trasporto

 

A questo punto sono necessarie alcune precisazioni:

Il cloro aggiunto dagli acquedotti per la sterilizzazione delle acque in quanto volatile basta poco per eliminarlo infatti occorre scaldare l’acqua e attendere che si raffreddi o mantenerla in circolazione con l’utilizzo di un areatore per poi farla decantare almeno 12 ore.

Per quanto riguarda i metalli pesanti bisogna precisare che fino a poco tempo fa venivano classificati sulla base della loro densità o del peso atomico maggiore di quello del ferro anch’esso considerato metallo pesante. La classificazione attuale viene fatta in base alla loro tossicità dovuta alla capacità di questi elementi di interagire a livello del citoplasma dove tendono ad accumularsi legandosi ai gruppi solfidrici degli enzimi bloccando di conseguenza la loro capacità di catalizzare una determinata reazione biochimica.Poichè le acque della rete idrica contengono una parte di questi metalli pesanti viene spontanea la domanda se l’acqua che noi beviamo è potabile.La potabilità garantita dalla assenza di alcuni di essi (cromo esavalente per fare un esempio)  o dalla presenza di questi elementi in quantità tali da non arrecare danno visto che l’organismo ha la capacità di eliminarlo attraverso la salivazione e la sudorazione. Il discorso cambia in un acquario che è un ambiente chiuso e dove l’uso prolungato dell’acqua di rete può provocare un accumulo di queste sostanza da renderle tossiche per i pesci ed altri animali. State tranquilli perchè le sostanze organiche disciolte derivanti dalla decomposizione di feci, foglie morte e cibo residuale si legano con effetto chelante rendendo i metalli pesanti innocui ma attenzione questo non significa che si devono tenere gli acquari sporchi. Inoltre bisogna aggiungere che anche le piante contribuiscono a pulire l’acqua dalla loro presenza in quanto vengono assorbiti dalle stesse, soprattutto da quelle a crescita rapida. Quindi una vasca piantumata protegge i nostri pinnuti. [pullquote-right]Si tende a precisare inoltre che non è assolutamente un prodotto da utilizzare in ambito curativo o in presenza di patologie più o meno gravi,in poche parole non è un medicinale [/pullquote-right]

Per quanto detto sopra l’utilizzo del Biocondizionatore non è essenziale inoltre un utilizzo scorretto,prolungato o non idoneo del biocondizionatore ha i suoi effetti negativi anche se non immediati…..infatti se desideriamo coltivare nel nostro  acquario delle piante dovremo cercare di mantenere (come anche per la fauna) determinati valori chimici e quindi l’utilizzo dell’acqua di rubinetto è sconsigliata per evitare ,in base al suo contenuto gli squilibri tra “macro, micro, calcio e magnesio” inoltre l’utilizzo del biocondizionatore comporta la precipitazione dei chelanti introdotti con la fertilizzazione liquida sopratutto nei micro elementi.

Quindi si consiglia di utilizzare acqua osmosi con l’aggiunta di sali e quindi costruire l’acqua adattandola alle nostre esigenze evitando in questo modo la presenza di sostanze nocive o contaminanti,qualora si debba utilizzare per forza di cose l’acqua di rubinetto si consiglia di muoverla con una pompa o un aeratore per qualche ora e poi lasciarla decantare in un catino per 12/24 ore scartando gli ultimi 2 cm di fondo..

Spero con questo breve articolo di essere stato chiaro ed esaustivo cercando di spiegare in semplici parole questo prodotto che molti considerano miracoloso,per ulteriori chiarimenti sono a vostra completa disposizione.

per ulteriori approfondimenti consultare i seguenti articoli:

Guida impaginata da Marco Ferrara

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Acqua

Acqua per il nostro acquario qual’è la più indicata ?
Con questa breve guida cercherò di illustrare le varietà di acque che generalmente si impiegano per i nostri acquari e elencando ovviamente anche i motivi per i quali alcuni tipi non posso assolutamente essere utilizzate , in questo modo cercherò di chiarire molti aspetti e trovare quindi risposte ai problemi che sorgono inspiegabilmente nelle nostre vasche perchè magari si è convinti che l’acqua è tutta uguale.

Le varietà di acque si distinguono principalmente dal luogo e dal processo di provenienza e possono essere classificate in base ai valori chimici. Prenderemo in esame ovviamente quelle più utilizzate nelle nostre vasche che sono:

 

Acqua di rubinetto

L’acqua di rubinetto varia la propria durezza a seconda della zona in cui viene prelevata . Una cosa importante da sapere è che quest’acqua viene additivata da cloro una sostanza disinfettante che elimina gran parte dei microrganismi presenti,e che allo stesso tempo è poco sopportata dai nostri pesci.

Allo scopo di neutralizzare l’effetto del cloro sono presenti in commercio dei prodotti chimici detti appunto “anti-cloro” o biocondizionatori , dosati secondo le indicazioni del produttore. Sono ormai tutti molto efficaci ma è sempre bene evitare allo stretto necessario l’utilizzo di sostanze chimiche in vasca .

Se si vuole evitare di acquistare questi prodotti,basta riempire delle taniche e lasciarle esposte all’aria per 48 ore in modo che il cloro evapori naturalmente . Una volta che il cloro si sarà rimosso possiamo utilizzare l’acqua per l’acquario. Ovviamente questa acqua deve avere i valori chimici (ph,Kh,Gh,cond,)adatti alla specie di fauna/flora ecc che vogliamo allevare/coltivare. Per correggere questi valori occorre effettuare dei tagli con altre tipi di acque che riportano dei valori differenti e quella più utilizzata e l’acqua osmosi .Anche i parametri chimici di quest’acqua variano da paese a paese.

 

 

 

 

 

Acqua osmosi

L’acqua osmosi è quella ideale per il nostro acquario infatti risulta essere la piu’ indicata perche’ tramite un impianto di filtrazione si ottiene un acqua pura e priva di sali e inquinanti e grazie a sali appositi possiamo ricostruirla secondo i parametri che a noi interessano rendendola idonea al nostro biotopo.

In questo tipo di impianti viene sfruttato il processo di filtrazione dell’acqua infatti grazie alla pressione della rete idrica l’acqua attraversa (nel caso di un impianto a tre stadi) un primo filtro per catturare impurità e solidi sospesi presenti dopodicche’ l’acqua passa in un altro filtro a carboni attivi per trattenere inquinanti e additivanti disciolti e infine viene fatta passare attraverso una membrana che viene classificata in base alla maglia, piu’ stretta è la maglia meno è la quantità di acqua prodotta. La membrana rappresenta proprio il cuore dell’impiantino infatti è proprio qui che vengono trattenuti i sali responsabili della sua durezza, l’acqua quindi in uscita recuperata per essere utilizzata nella nostra vasca. Dalla membrana fuoriesce un altro flusso di acqua detta di scarto e rappresenta tutta l’acqua non filtrata molto ricca di sali,questa viene eliminata e non utilizzata.

In genere il rapporto di produzione acqua è di 1:3 cioe’ 1 litro di acqua buona e 3 litri di acqua di scarto.L’acqua va periodicamente controllata tramite i test in genere Ph e durezza e i filtri sostituiti ogni qual volta di produce molta acqua o si iniziano ad avere innalzamenti dei valori chimici dell’acqua prodotta.

Gli impianti si classificano per la membrana utilizzata e dalla sua capacità di filtraggio , ogni filtro rappresenta uno stadio,ogni impianto puo’ essere additivato di altri filtri aumentandone la capacità di filtrazione e quindi la qualità dell’acqua rimuovendo impurità, minerali, metalli, clorammine, nitrati, fosfati e silicati tutti presenti in quantità variabili .

Alcune specie che ospitiamo in vasca sono molto sensibili all’acqua ricca di bicarbonati, carbonati di calcio e magnesio questo comporta solo indebolimento dei pesci rendendoli più vulnerabili alle malattie e sopratutto agli attacchi batterici e parassitari.Ecco perchè quando si apportano modifiche in acqua sia per abbassare o alzare i valori Gh e Kh,(magari con l’ausilio di acqua osmosi) non dovrà essere assolutamente eseguito in modo drastico (cambio massimo di acqua 30%) le durezze vanno corrette in modo graduale perché potrebbe comportare l’indebolismo degli abitanti in vasca dando cosi’ anche modo a funghi e virus di svilupparsi molto velocemente.

In caso di cambio d’acqua con acqua osmosi per poter rabboccare l’acqua con uguali parametri occorre utilizzare appositi sali per acqua osmosi seguendo le istruzioni del produttore.

 

Acqua demineralizzata

l’acqua demineralizzata viene prodotta con diversi metodi per poter rimuovere i sali disciolti.Ma non è un acqua priva di batteri.Questo tipo di acqua è utilizzata nei processi meccanici dove sono da evitare i depositi calcarei per esempio nei ferri da stiro.

I processi utilizzati sono per bollitura recuperando quella evaporata o miscelando sostanze chimiche che fanno precipitare i sali sul fondo recuperando solo una parte dell’acqua, una cosa simile la facciamo quando si usa l’acqua di rubinetto che lasciamo gli ultimi 5 cm nella tanica che utilizziamo.L’acqua ottenuta da questi processi viene poi filtrata ma con filtri che non sono adatti e impiegatio per produrre acqua da utilizzare in acquariologia.

L’acqua demineralizzata può anche essere prodotta tramite uno scambio ionico impiegando delle resine anioniche o cationiche allo scopo principale di ridurre la conducibilità,i sali vengono rimossi tramite un pretrattamento con dei filtri osmotici.

L’acqua demineralizzata risulterà priva di sali e minerali. Il prezzo è molto conveniente ma sulla etichetta possiamo leggere in evidenza ” NON USARE IN ACQUARIO”. Se si effettua cambi d’acqua settimanali si investono gli stessi soldi di quanto ne vale la pena per acquistare un impianto osmosi nuovo e utilizzare all’occorrenza.

Ne sconsiglio vivamente l’utilizzo in acquario di questa acqua .

 

Acqua piovana

L’acqua piovana in linea di principio può sembrare la più pura e più adatta per  la nostra vasca perché e l’acqua che si ha disponibile in modo naturale e peraltro ad un costo pari a zero.

La prima cosa da chiederci è se questa acqua è adeguata, ovviamente dipende da dove si vive e come la si recupera. Se si vive in una città mediamente popolata l’acqua sarà contaminata da inquinamento a livelli mortali per i pesci in quanto troveremo disciolti tutti quei risultati da smog,polveri sottili e altri inquinanti che sono presenti fluttuanti in aria e che con le piogge vengono intrappolati e veicolati a terra,immaginatevi nelle città nei pressi delle raffinerie o laddove sono presenti dei processi industriali che inevitabilmente emettono in atmosfera sostanze di scarti anche nei limiti consentiti dalla legge.

E’ altresi’ sconsigliato cimentarsi a raccogliere l’acqua dai tetti o con particolari attrezzature atte a convogliare l’acqua perchè risultera’ molto ricca di polveri e altro che magari si deposita su questi supporti,tuttalpiù si puo’ recuperare dell’acqua solo esponendo all’aria dei contenitori con una bocca molto larga ma questo impiegherà tantissimo tempo.

Ne sconsiglio vivamente l’utilizzo in acquario di questa acqua .

 

Acqua minerale

L’acqua minerale, acquistata in farmacia per neonati può essere usata in acquario perché la  mineralizzazione è molto bassa e ha un pH neutro. Essendo l’acqua trattata non ha batteri, parassiti, virus o funghi.

Il costo di quest’acqua è di 1-1,20 euro per litro quindi non proprio conveniente.Ad ogni modo si puo’ vedere la sua composizione chimica sul retro della bottiglia dove sono riportati tutti i parametri chimico/fisici

 

Acqua di sorgente

L’acqua di sorgente è quella acqua che fuoriesce spontaneamente da rocce,terreni,cavità siano esse in altura o pianura , indipendentemente dalla sua qualità o parametri chimico/fisici.L’acqua di sorgente è definita un acqua pura perchè viene filtrata naturalmente da strati di rocce,sabbia o quant’altro incontra nel suo cammino in natura pero’ dobbiamo fare i conti al giorno d’oggi con tutti gli inquinanti presenti che vengono utilizzati nelle campagne sopratutto quando questa acqua sgorga in pianura e non in altura.

L’acqua di sorgente può essere contaminata da parassiti, batteri e funghi il quale può distruggere sia la flora che fauna presente in vasca. Se proprio la si deve utilizzare va bollita per eliminare agenti patogni ed eventuali formazioni unicellulari.

 

 

 

In conclusione spero di aver spiegato in modo semplice e intuitivo le acque che in genere possono essere utilizzate in acquario e quelle che non devono essere usate sottolineandone il motivo. Ad ogni modo mi sento sempre di consigliare l’acquisto di un impianto osmosi perche’ verra’ ripagato nel tempo e anche i nostri pesci ringrazieranno.La filtrazione osmotica risulta essere il metodo piu’ remunerativo e sopratutto puo’ essere prodotta acqua nella piu’ totale indipendenza quando se ne avrà la necessità e nelle quantità più opportune.

 

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