Dal punto di vista alimentare invece, i vantaggi di un loro utilizzo sono riassunti nella tabella sottostante:
MATERIALE | PROTEINE | CARBOIDRATI | LIPIDI |
---|---|---|---|
Carne | 35 | 38 | 1 |
Lievito per pane | 43 | 1 | 34 |
Latte | 26 | 38 | 28 |
Riso | 8 | 77 | 2 |
Soia | 37 | 30 | 20 |
Chlorella vulgaris | 51-58 | 12-17 | 14-22 |
Dunaliella salina | 57 | 32 | 6 |
Spirulina maxima | 28-38 | 40-57 | 9-14 |
Scenedesmus obliquus | 50-56 | 10-17 | 12-14 |
Aphanizomenon flosaquae | 60-71 | 13-16 | 6-7 |
Porphyridium cruentum | 63 | 15 | 11 |
Nannochloropsis sp | 62 | 23 | 4-7 |
Synecochoccus sp. | 39 | 7.8 | 18 |
I contenuti sono espressi in percentuale sul peso secco. Fonte dati: Spolaore P. et al., 2006; Becker et al., 1994
Di particolare importanza è poi l’apporto di grassi Omega -3 particolarmente abbondanti nelle Nannochloropsis e di grande interesse nutraceutico-alimentare.
Nannochloropsis | Tetraselmis | Porphyridium | Chaetoceros | |
Calorie | 48.4 | 48.2 | 46.1 | 45.5 |
Vitamina C | 0.85% | 0.25% | 0.52% | 0.4% |
Clorofilla A | 0.89% | 1.42% | 1.02% | 0.98% |
Proteine | 52.11% | 54.66% | 48.95% | 40.69% |
Carboidrati | 12.32% | 18.31% | 23.76% | 24.15% |
Grassi HUFA | 27.64% | 14.27% | 19.25% | 17.07% |
EPA Omega-3 | 25% | 9.3% | 11.6% | 2.5% |
ARA Omega-6 | 5.26% | 0.40% | 2.44% | 0.52% |
DHA Omega-3 | nc | nc | 5.6% | 6.20% |
Come si evince dalle tabelle soprastanti le Nannochloropsis sp. presentano la percentuale lipidica maggiore, tale percentuale può essere migliorata andando ad agire sulla componente azotata durante la preparazione del terreno di coltura, in oltre sono ricche di omega-3 ed omega-6 . L’elevato contenuto lipidico la rende particolarmente utilizzabile nella produzione di Biodiesel.
UTILIZZO IN ACQUARIO
Dagli acquariofili vengono utilizzate soprattutto le microalghe chiamate Nannochloropsis sp. perché cibo fondamentale nell’alimentazione di organismi filtratori quali coralli e fasi larvali planctoniche di molluschi, pesci e crostacei nonché cibo principale nell’alimentazione dei rotiferi. Per l’alimentazione di bivalvi adulti sono invece molto apprezzate le T. Iso (dal colore marroncino) e le Tetraselmis sp. (verde smeraldo) che hanno dimensioni maggiori ed una miglior consistenza. Da non trascurare poi le Diatomee, indicate soprattutto per quelle fasi larvali che comportano la formazione del guscio in molluschi e crostacei.
COLTIVAZIONE
Tutto il processo parte dalla Sala Ceppi dove a partire da inoculi di ceppi puri di diverse specie di microalghe si avviano i cosiddetti Starter, beute da 600 ml nelle quali in circa 1 settimana/10 giorni l’inoculo raggiunge concentrazioni tali da poter essere ripartito in 3 nuove beute moltiplicando così i volumi.
I ceppi di microalghe vengono conservati in un apposito incubatore con una precisa temperatura e stabilizzati con una soluzione tampone (TRIS), mentre nelle beute da 600 ml acqua sterilizzata ed arricchita da apposito terreno di coltura (Walne, F/2 ecc) in base alla specie coltivata più vitamine del gruppo B non prodotte dai vegetali, viene inoculato una piccola quantità di tali ceppi.
La beuta con acqua filtrata ed arricchita col terreno di coltura viene poi resterilizzata nuovamente in una cappa a raggi ultravioletti al fine di eliminare anche eventuali contaminazioni dovute alle manipolazioni precedentemente elencate
Successivamente alla sterilizzazione sotto cappa, si procede con l’inoculo del ceppo
Viene collegata così la beuta/ starter al sistema di illuminazione ed aerazione con insufflaggio di CO2 necessaria alle cellule vegetali per effettuare la fotosintesi in presenza di luce fornita in questo caso da lampade Neon o Led.
Dagli starter si avvia un vero e proprio processo di Scale-up industriale, passando a volumi sempre maggiori
Ampolle da due litri, per poi passare ad ampolle da 6 o 8 litri e infine arrivare ai Fotobioreattori dove si raggiungono i volumi maggiori.
Da questi microscopici organismi si possono ottenere moltissimi prodotti; infatti oltre ad essere un alimento fondamentale per la dieta di moltissimi animali marini quali coralli, molluschi, zooplancton e larve di crostacei e pesci, sono anche utilizzabili per la nutrizione umana, in quanto fonte di omega-3, vitamine, proteine, antiossidanti ed altro ancora.
Se ne può addirittura ottenere un Hamburger vegano, per fornire una dieta ricca di proteine e omega-3 vegetali anche a chi non mangia carne.
Ma non è affatto tutto, infatti da esse si può anche ottenere una crema da utilizzare nella cosmetica.
Materiale fornito da RisorsaVitae
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Dott. Marco Pasquale Simoniello
biologo marino
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