Salve a tutti, vi presento una piccola guida con le nozioni di base, materiali e processi per accompagnare il neofita all’allestimento di una vasca domestica a fini estetici o sperimentali. Spesso si considera un acquario come un mobile d’arredamento per dar colore e movimento ad una stanza, dimenticandoci che rappresenta un vero e proprio ecosistema naturale, in cui organismi viventi e fattori abiotici raggiungono un punto d’equilibrio; molto spesso questa non curanza porta a condizioni pessime e molto spesso alla morte degli ospiti, dovute a cattiva manutenzione o il mancato rispetto di fattori fondamentali quali litraggio (quindi capacità massima di popolazione in vasca), esigenze parametriche quali ph, quantità di soluti in acqua, ossigeno e ovviamente accumulo di sostanze di rifiuto. Non voglia essere solo una campagna di sensibilizzazione ma anche una linea da seguire per evitare insuccessi.

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La scelta può ricadere tra ospitare sia organismi animali che vegetali o solo uno dei due, in entrambi casi la gestione è possibile, l’importante è che si forniscano i corretti nutrimenti principali ovvero anidride carbonica (CO2) e ossigeno (O2), molecole inorganiche fondamentali per la fotosintesi clorofilliana (PIANTE) e per la respirazione cellulare (ANIMALI). A mio parere è bene che si ospitino entrambi in modo da permettere il ciclo dell’ossigeno e del carbonio: Le Piante essendo organismi autotrofi, riescono a trasformare mediante l’energia luminosa la CO2 e l’acqua in zuccheri (molecole organiche per il metabolismo cellulare) e ossigeno, quest’ultimo viene assunto dagli organismi aerobi (pesci, invertebrati) per produrre zuccheri ed espellere nell’ambiente CO2 come prodotto di scarto chiudendo così un ciclo continuo. Se si vogliono ospitare solamente delle piante è bene quindi introdurre della CO2 con un diffusore collegato ad una bombola usa e getta o ricaricabile disponibile in commercio, in caso di popolazione animale introdurre un aeratore che fornisca ossigeno, si faccia attenzione che si usi solo in caso ed esclusivamente di popolazione animale, poiché quest’ultimo risulta tossico per le piante nonostante lo sintetizzino. Dopo una breve panoramica riguardante le dinamiche metaboliche analizziamo passo passo di cosa necessitiamo per iniziare l’allestimento

 

 

LA VASCA

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La scelta della vasca è strettamente funzionale alle specie che vogliamo ospitare per rispettare le loro esigenze, soprattutto fisiche, quindi più le dimensioni saranno maggiori più disporremo di una vasta scelta, senza considerare che la gestione risulterà più facilitata paradossalmente avendo condizioni dell’acqua più stabili , e quindi effettuare cambi d’acqua meno frequenti, per comprendere meglio con un esempio: abbiamo più probabilità di contrarre un raffreddore in compagnia di un individuo infetto in una stanza piccola piuttosto che in un ampio salone. Si può optare anche per vasche più piccole l’importante è che si rispettino le proporzioni di popolazione, solitamente per ogni centimetro di pesce necessitano 2 litri d’acqua, regola applicabile in via del tutto formale poichè ogni specie ha le sue esigenze dettate anche dalla morfologia strutturale. La forma rappresenta un fattore da non sottovalutare, poichè in commercio ne esistono diverse, si consideri che per un corretto flusso dell’acqua, per evitare che si formino zone più o meno stagne è bene che la lunghezza sia il doppio dell’altezza in linea di massima; Per quanto riguarda la collocazione della vasca, è bene posizionarla lontano da fonti luminose, dunque da finestre o lampade in modo da non avere un eccesso di luce in acquario per evitare la prolificazione di alghe, considerando anche il fatto che producono calore in eccesso.

 

 

FILTRO

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E’ un sistema che si serve di una pompa (la potenze espressa in litri orari deve essere almeno 3 volte il litraggio della vasca es. 100l –> 300l/h) che crea un flusso d’acqua all’interno di uno scompartimento dove è presente del materiale di filtrazione meccanica (ovatta sintetica e spugne) per il trattenimento di componenti fisiche che altrimenti rimarrebbero libere in vasca come feci o foglie marce, e materiale per la filtrazione biologica (cannolicchi di ceramica), in quest’ultimo si annidano dei batteri (Nitrobacter) capaci di trasformare sostanze nocive come i nitriti (NO2-), sostanze che evitano la fissazione dell’ossigeno al ferro dei globuli rossi quindi causando asfissia, in nitrati (NO3-) innocui in acqua contribuendo inoltre all’assunzione dell’azoto da parte degli organismi vegetali per sintetizzare amminoacidi, quindi proteine e acidi nucleici (DNA)

 

 

TERMORISCALDATORE

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L’ambiente domestico subisce variazioni di temperatura e non garantisce uno stato termico stabile oltre che in inverno insufficiente a raggiungere temperature tropicali, caratteristiche delle zone da cui provengono la maggior parte dei nostri ospiti, ragion per cui deve esserci in vasca una resistenza termica regolabile in base alla temperatura che si vuole raggiungere, è bene inserire anche un termometro aderito ai vetri dell’acquario mediante ventose che controlleremo spesso per evitare bruschi sbalzi di temperatura, dovuti alla differenza tra ambiente esterno e ambiente interno. Ricordiamoci che ogni specie ha le sue esigenze termiche, per cui informarsi è alla base prima dell’acquisto.

 

 

SUBSTRATO

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Risulta importantissimo per la proliferazione dei batteri azotofissatori e per l’assorbimento delle sostanze di rifiuto, nonchè mezzo mediante il quale le piante traggono nutrimento tramite le radici, quindi in questo caso bisogna mettere alla base un substrato fertile molto ricco di oligoelementi o un substrato inerte integrato con tabs, e coprire con un terriccio (ghiaia, quarzo, lapillo vulcanico) con granulometria media per facilitare la piantumazione e poroso per evitare che si creino delle zone anossiche, ovvero prive di ossigeno.La mia prima vasca di comunità allestita con un fondo fertile e quarzo

 

 

ILLUMINAZIONE

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In caso di presenza di piante l’importanza della luce va ben oltre il gusto estetico di aver una vasca illuminata, partendo da quelle meno esigenti si consiglia di mantenere un wattaggio dei neon dell’impianto di illuminazione non inferiore a 0,5W/l, mentre per le piante con colorazione tendente al rosso e le piante più esigenti si può arrivare fino ad 1W/l. Esempio: vasca da 100 litri netti —> per ottenere 0,5w/l necessitiamo di 2 neon da 25W, per ottenere 0,8W/l 3 neon da 25W (i watt di un neon sono specificamente legati alla sua lunghezza quindi ogni vasca dovrà avere una propria proporzione). L’illuminazione è un fattore da gestire con molta accuratezza, un eccesso di luce può portare alla formazione di cianobatteri, alghe brune o filamentose antiestetiche ovviamente e sintomo di squilibrio in vasca dipendente anche da accumulo di fosfati, nitriti e nitrati, per contrastare queste condizioni si inseriscono in un primo allestimento piante a crescita veloce in modo tale da far prevalere la competizione delle piante sulle alghe, poichè hanno un rapido assorbimento di sostanze nutritive che sottraggono ad esse. Si possono adottare dei sistemi con plafoniere aperte o chiuse, tenendo conto anche che alcune specie di pesci non tollerano un’eccessiva intensità luminosa o che alcuni tendono a saltar fuori dalla vasca, è bene comunque adottare un fotoperiodo non inferiore alle 8 ore giornaliere.

 

 

PRODOTTI

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Spesso si pensa che basti l’acqua per avviare una vasca, purtroppo non è così e necessitiamo inserire con le giuste dosi dei prodotti che ci permettono il mantenimento e la sopravvivenza dei nostri inquilini, necessitiamo:
– BIOCONDIZIONATORE, è una soluzione che permette l’eliminazione di metalli pesanti e del cloro (molto nocivo) presenti nell’acqua di rubinetto che normalmente non è idonea per ospitare degli organismi acquatici e risulta con una durezza piuttosto elevata (normalmente si aggira intorno agli 8/10°dGH), se gli ospiti necessitano di acqua più tenera solitamente intorno ai 3/4°dGH necessitiamo la diluizione con l’uso di acqua d’osmosi, ovvero con una concentrazione di soluti minore
– ATTIVATORE BATTERICO, presente in capsule o sotto forma liquida contenenti batteri azotofissatori che permettono il ciclo dell’azoto in acquario, trasformano le sostanze nocive come l’ammoniaca proveniente dall’urea degli organismi in sostanze innocue
-FERTILIZZANTI, nel caso in cui la scelta ricada su un plantacquario, possono essere liquidi per la fertilizzazione in colonna d’acqua o in pillole da inserire nel substrato, forniscono il giusto apporto di oligoelementi ed elementi nutritivi indispensabili quali: ferro, fosforo, carbonio e azoto, necessari per il metabolismo vegetale
-MANGIMI, i nostri pesci o invertebrati essendo AUTOTROFI necessitano di assumere cibo organico, fornito sotto forma di scaglie, pasticche o cibo vivo o congelato come artemie, dafnie, chironomus e larve di zanzare, altamente proteiche e alternarlo ad alimenti di tipo vegetale specialmente per specie onnivore, garantendo una dieta completa e un corretto sviluppo, integrando preferibilmente con vitamine
-TESTER, permettono mediante l’uso di reagenti di misurare parametri dell’acqua quali durezza totale (GH), durezza carbonatica (KH), Ph, nitriti, nitrati, fosfati, ferro e potassio in modo da poter tenere sempre sotto controllo le condizioni della nostra vasca
Con i giusti accorgimenti si può gestire in tutta serenità la propria vasca, sopratutto avendo pazienza e fare i giusti passi uno alla volta per potersi sempre migliorare e specializzare nel rispetto della natura.

 

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Si ringrazia per la guida marte82 e Davide Costa
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Author: Marco Ferrara

Dal lontano 1978 coltivo la passione per l'acquariofilia e dal 2005 insieme a degli amici abbiamo deciso di mettere su un portale con tante informazioni mettendo a disposizione la nostra esperienza. Ho allevato e riprodotto tantissime specie di fauna dai ciclidi ai poecilidi,ultimamente la mia attenzione è rivolta agli anabantidi nello specie betta splendens ,allevo anche varie specie di caridine e gli immancabili scalari. Ho una particolare attrazione per le piante coltivando anche delle essenze rare con splendidi risultati. Le mie ottime conquiste e risultati sono frutto di prove,letture e anche dell'aiuto di altri amici che hanno condiviso con me le proprie esperienze cosa che io da tempo ho deciso di fare con chi ne ha bisogno.......