Oggi vi presentiamo questa pianta molto rara infatti si pensa che sia un ibrido tra le specie L. brevipes e L. palustris, proviene dal lontano Nord America e non è ancora oggi molto diffusa in europa.

E’ una pianta che non predilige valori particolari e si adatta facilmente alle condizioni dell’ambiente in cui si inserisce,la sua particolarita’ è la colorazione infatti con un buon quantitatico di co2,oligoelementi sopratutto Ferro e con una buona luce circa 1watt /litro riesce a sviluppare una colorazione arancione abbastanza intensa e particolare

ludwigia x lacustris

 

La pianta non necessita di un fondo particolare e la sua crescita risulta medio/veloce.Le sue foglie sono allungate e coriacee e hanno una variazione di colore dall’interno verso l’esterno infatti passa dal verde dell’interno all’arancio dell’esterno della foglia.Queste sfumature rendono questa specie veramente particolare.Le sue foglie raggiungono la lunghezza di circa 3cm con una larghezza di circa 0,7cm.

E’ una pianta abbastanza resistente alle potature e viene utilizzata in vasca per riempire la parte posteriore dove effettua un bellissimo contrasto con delle piante verdi.regolari potature creano un bel cespuglio visto che sviluppa nuovi germigli molto facilmente.

Coltivata in emerso non mostra particolari difficolta’,nuovi germogli vengono spesso gettati e la fioritura presenta un bellissimo fiore dai petali giallastri come potete vedere dalla foto sotto

fiore emerso

fonte foto: http://www.guitarfish.org/?s=ludwigia

  

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Author: Carmelo Lino Famà

Salve a tutti, sono Carmelo Lino Famà, ho 29 anni e ho frequentato la facolta di ecc e ecv. Fin da piccolo coltivo la passione per il mondo sommerso, sviluppando un maggior interesse verso le piante acquatiche e gli invertebrati d’acqua dolce. Da un paio di anni mi dedico infatti all’allevamento di caridine/neocaridine, trovando interessanti le loro abitudini comportamentali. Anche i gasteropodi, compagni ideali per le caridine, attirano la mia attenzione.Negli ultimi anni mi sono dedicato anche alla coltivazione di piante rare testandole anche su un substrato diverso dalle consigliate terre allofane.