Bonsai fai da te

Costruzione di bonsai e o arredi in roccia

Per chi è appassionato di creazioni “homemade” del tutto uniche e particolari, che non richiamano il solito legno acquistabile in negozio, esistono tecniche di costruzione che è possibile mettere in pratica per avere qualcosa di unico e, soprattutto, originale.

Costruzione di bonsai e o arredi in roccia

La tecnica che andremo a spiegare è utilizzata in particolar modo da Aquascapers indonesiani che hanno la fortuna di avere meravigliosi legni specifici ed adattabili.

Con un po’ di ingegno e dopo aver accuratamente scelto la giusta tipologia di legno che troviamo in natura e che può essere inserito in acquario (Legni per acquario raccolti in natura), questa tecnica si può mettere facilmente in pratica con l’ausilio di qualche piccolo attrezzo facilmente reperibile e di un Dremel munito di apposite punte.

Costruzione di bonsai e o arredi in roccia

Una volta scelto il legno e sanificato a dovere tramite ebollizione o infornatura a 180° per circa un’ora e mezza (dipende sempre dalla grandezza e spessore del legno, ma generalmente mai meno di un’ora per fare in modo che il tutto sia ben sterilizzato), procederemo con la scelta dei pezzi, sezionandolo in base alle nostre esigenze e a nostro piacimento.

Nel frattempo, con la parte del legno di scarto che stiamo lavorando, provvederemo a realizzare della segatura in polvere tramite attrezzo specifico con testina carteggiatrice, la stessa ci servirà poi per l’assemblaggio.

Costruzione di bonsai e o arredi in roccia

A questo punto, tagliati i legni a dovere in base alla forma che dovremo dare al nostro arredo, andremo ad avvicinare le due estremità da incollare inserendo tra le stesse un pezzetto di carta da cucina tipo Scottex, che ci servirà a coprire eventuali punti vuoti, nonché a rafforzare la congiunzione.

Costruzione di bonsai e o arredi in roccia

Tenendo ben fermi i due legni con la carta nel mezzo, sopra la stessa andremo a buttare, aiutandoci con un cucchiaino, la segatura precedentemente ricavata e messa da parte. Dovremo abbondare in questa operazione, poiché sarà proprio questo passaggio il segreto della riuscita del lavoro.

Costruzione di bonsai e o arredi in roccia

Una volta ricoperto il pezzo di carta che fa da congiunzione con questa segatura, andremo a depositarvi sopra la colla Super Attak (quest’ultima va benissimo poiché composta da ciano acrilato che una volta ben asciutto, in vasca è assolutamente inerte) avendo l’accortezza di non starci sopra con occhi e naso poiché a quel punto, in un paio di secondi circa, si innescherà una reazione chimica con tanto di fumo scaturito dal contatto della colla con la segatura, che permetterà ai legni di incollarsi rapidamente con una presa perfetta e definitiva.

Costruzione di bonsai e o arredi in roccia

A questo punto i nostri legni sono ben saldi e si potrà procedere con la stessa tecnica per tutti i punti che si vorranno congiungere per creare ciò che si preferisce.

Costruzione di bonsai e o arredi in roccia

Terminato il lavoro di Costruzione di bonsai e o arredi in roccia, per renderlo più naturale e meno spigoloso (perché in quei punti dove abbiamo fatto colare la colla, si crea una superficie molto solida con parti appuntite e pericolose per le pinne dei nostri pesci), è bene montare punte apposite sull’attrezzo da lavoro con le quali andremo a levigare e smussare i punti di congiunzione.

Costruzione di bonsai e o arredi in roccia

Costruzione di bonsai e o arredi in roccia

Inserito in acqua, con questa tecnica, il nostro legno sembrerà reale, nei punti di congiunzione grazie alla segatura combinata con la colla il colore ottenuto si confonderà con quello del legno stesso, dando l’idea di un arredo del tutto naturale. Inoltre, la crescita del muschio che verrà applicato sopra, tenderà a nascondere le giunture e qualche eventuale piccola imperfezione.

Con la stessa tecnica è possibile realizzare componenti in roccia in stile hardscape, ovviamente con questo materiale non ci sarà bisogno di utilizzare punte specifiche o carteggiatrici in quanto le rocce non vanno lavorate, al massimo prima di iniziare potremmo romperle all’occorrenza per creare piccoli pezzi che poi andremo ad assemblare a nostro piacimento.

Costruzione di bonsai e o arredi in rocciaCostruzione di bonsai e o arredi in roccia

 

Si ringrazia Sonia Camilletti per la cortese collaborazione nella stesura della descrizione e per la concessione sull’utilizzo delle proprie foto.

 

 

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Author: Ettore Gerace

Mi chiamo Ettore Gerace, fin da bambino ho sempre desiderato avere un acquario tutto per me, ma forse per il mio carattere un po’ chiuso e riservato, non ho mai osato chiederlo ai miei genitori. Vedevo sempre in giro per le feste dei paesini i classici carassi nelle bocce e nelle vaschette, e cresceva sempre di più questo mio desiderio che non si realizzava mai anche per il fatto che nessuno nella mia famiglia aveva esperienza del genere per incoraggiarmi e spingermi in questo mondo e le fonti per studiare l’acquariofilia erano davvero molto scarse. Ormai da adulto, a maggio del 2015 si presenta un’occasione, delle lastre di vetro nuovissime da buttare… le ho chieste e mi sono state regalate. In quel momento scatta tutto un progetto nella mia mente che immediatamente si realizza con la costruzione della mia prima vasca. Nasce il mio 100 litri (lordi) che verrà successivamente avviato i primi di giugno dello stesso anno, con il classico fritto misto tra carassi, rasbore e caracidi vari accompagnati da un immancabile verde di piante finte, conchiglie finte, arredi vari di resina e fondo in quarzo bianco… In un secondo momento, grazie ad un mio amico, nonché collega di lavoro e compagno di studi in materia di acquariofilia, conosco il gruppo di Acquariofili.com che stravolge positivamente il mio interesse per questo mondo. Dopo aver studiato e preso informazioni utili da persone competenti ed esperti in vari campi, riavvio la mia vasca e, arredata ora da tante piante vere e con tanto di fondo fertile decido di iniziare la mia nuova esperienza allevando dei poecilidi, Guppy ed Endler. Da un po’ di tempo a questa parte mi sono appassionato dei Betta Splendens e per il momento sto allevando, in vasca a parte, un classico esemplare maschio da commercio che mi sta dando belle soddisfazioni. Essendo incuriosito anche da alcuni caracidi e dalla coltivazione di alcune piante acquatiche, non nascondo che ho già altri progetti in mente, che a tempo debito realizzerò… Anche se l’esperienza è ancora poca, ho imparato che in questo hobby, con pazienza, tenacia e determinazione si hanno molte soddisfazioni, “l’importante è non sedare mai la fame di sapere e di scoprire nuove cose”! (cit. Marco Ferrara).