tabella co2

 

Consiglio di munirsi di un phmetro digitale (qui potete trovare più informazioni in merito) per effettuare le misurazioni in vasca a differenza del test a reagente, la cui differenza tra i valori rilevati dalla scala colorimetrica è di 0,5 di ph, decisamente eccessivi per una corretta regolazione.

Affrontiamo ora la regolazione della Co2 in acquario nel primo caso dove non abbiamo la sonda ph.

Possiamo iniziare ad erogare qualche bolla, 5-10 bolle al minuto, questo valore potrebbe risultare ininfluente per grandi vasche (100/200 lt).

[pullquote-right]Infatti, minore é la capienza della vasca, maggiore sarà l’influenza del gas a parità di bolle, consiglio comunque di essere cauti negli incrementi.[/pullquote-right]

La variazione di ph non si avrà nell’immediato, ma è da considerarsi un valore attendibile e stabile nelle 24 ore successive. Quindi gli incrementi andranno eseguiti una volta al giorno misurando il valore di ph prima dell’accensione delle luci per evitare di sforare il limite massimo.

Il giorno seguente andremo ad effettuare una nuova misurazione del ph. Se il valore è superiore al valore corretto da raggiungere, andremo a fare delle correzioni di 10 bolle ogni 24 ore fino a raggiungimento del valore, suggerisco in prossimità del valore corretto, di ridurre gli incrementi a 5 bolle per evitare di superamento.

 

Ci sono molti fattori che influenzano la quantità di CO2 e la sua dispersione:

  • la temperatura dell’acqua, che con l’aumentare diminuisce la sua capacità di dissoluzione dei gas;
  • Il movimento di superfice, maggiore il movimento, maggiore sarà la dispersione;
  • La posizione del micronizzatore in vasca. Si preferisce posizionare il micronizzatore perpendicolarmente all’uscita del filtro in modo che il getto trasporti le bolle più lontano e mantenendole per più tempo possibile in immersione;
  • La manutenzione e pulizia del micronizzatore, che periodicamente viene sporcato dalla formazione di alghe riducendone la capacità di formare micro bolle creandone sempre di più grosse. Per pulirlo basterà passarlo con candeggina pura per 10-15 min e sciacquarlo abbondantemente;
  • La presenza di un aeratore, che producendo bolle, aumenta il movimento dell’acqua favorendo la dispersione della CO2, a tal proposito se dovesse capitarvi di eccedere con il dosaggio, potreste notare i pesci boccheggiare in superficie che è il primo sintomo di asfissia, In questo caso è buona cosa, oltre ad effettuare un cospicuo cambio acqua, azionarlo per tamponare la situazione;
  • Il cambio acqua periodico, rimuovendo parte dell’acqua ricca di co2 e immettendo nuova acqua dove non è (sostituire con: è meno) presente si potrà osservare un innalzamento del ph anche di 0,5 se (i) cambi sono cospicui, in molti preferiscono effettuare cambi con sola osmosi e integrare successivamente i Sali per evitare sbalzi dannosi per i pesci.

 

Tipologie di impianti

In commercio esistono soluzioni più o meno economiche in base alle necessità di ogni vasca.

Molte aziende propongono impianti completi con bombola monouso da circa 500 gr che sono dotati di attacco personalizzato e non consentono l’utilizzo di altre bombole ricaricabili. I costi non sono dei più convenienti, quindi sono adatti a vasche di piccole-medie dimensioni, dove il consumo non è importante, garantendo una durata discreta con ridotti spazi di ingombro.

Per vasche di capienza inferiori a 100 lt e se si possiede molta pazienza e manualità, è possibile utilizzare impianti artigianali di CO2 in gel/lievito/acido citrico e bicarbonato 

Personalmente li trovo molto laboriosi e poco stabili e duraturi. Sono generalmente adatti a chi si avvicina al co2 cercando di risparmiare qualcosa e per testare la sua efficacia, poi con il tempo si passa ad un impianto ricaricabile.

Ritengo invece l’Impianto ricaricabile la scelta più economica e stabile nel tempo. Ti consente di effettuare delle regolazioni precise e durature nel tempo. Il costo della ricarica si differenzia in base alla zona e al rivenditore, è possibile ricaricarla presso distributori e manutentori di estintori, ma qualitativamente è preferibile utilizzare quella per uso alimentare, reperibile presso aziende di distribuzione di bevande gasate per bar/pub/discoteche/ ristoranti. Sono reperibili in rete a prezzi concorrenziali sui principali siti di vendita tipo Ebay e simili con il nomeimpianto concimazione carbonicaconsiglio fina a 150 lt la 2 kg, oltre la 4kg.

Sempre in commercio vengono vendute delle pastiglie a lento rilascio di co2, ma il loro utilizzo non permette una adeguata regolazione nel tempo e crea degli sbalzi incontrollabili di co2 e di oscillazioni di ph, oltre a lasciare dei residui all’interno del luogo di reazione, essendo la CO2 uno dei prodotti ottenuti dallo scioglimento della pastiglia. Mi sento di sconsigliarli per la salute della flora e fauna della nostra vasca.

[pullquote-left]Nota: consiglio, una volta montato l’impianto, passare una soluzione di acqua e sapone per i piatti sui punti di giunzione per evidenziare eventuali perdite che ne comprometterebbero la durata.[/pullquote-left]

 

E il carbonio liquido? 

Alcuni rivenditori e marche produttrici di fertilizzanti per acquari propongono sul mercato prodotti spacciati come carbonio liquido. Il prodotto al loro interno non é assolutamente CO2.

Questi prodotti contengono al loro interno una sostanza che si chiama Glutaraldeide o un suo isomero, vengono ampiamente impiegati per la disinfezione in ambito ospedaliero.

Co2 in acquario
Molecola Co2
Co2 in acquario
molecola glutaraldeide

 

 

 

 

 

 

 

Nota: il suo utilizzo viene consigliato da molti come “alghicida” in quanto è un composto scarsamente tollerato dalle alghe. È possibile infatti spruzzarlo su bba o alga crispata ottenendo come risultato la loro regressione. Questa pratica non risolve il problema delle alghe stesse ma unicamente per eliminare piccole zone colpite, se dosato però in modo eccessivo può comportare problemi alle colonie batteriche della vasca e del filtro.

Per approfondimenti si consigliano le seguenti letture :
– About Ph
– About Kh
– About Gh
– Ciclo azotato

 

E’ vietato copiare anche parzialmente questo articolo e relative immagini senza l’autorizzazione dello staff di acquariofili e del proprietario.

Guida stilata da Massimiliano Poloni e impaginata da Marco Quattrone

©www.acquariofili.com

 

 

Per qualsiasi domanda potete chiedere sul nostro gruppo facebook cliccando qui

 

Author: Marco Ferrara

Dal lontano 1978 coltivo la passione per l'acquariofilia e dal 2005 insieme a degli amici abbiamo deciso di mettere su un portale con tante informazioni mettendo a disposizione la nostra esperienza. Ho allevato e riprodotto tantissime specie di fauna dai ciclidi ai poecilidi,ultimamente la mia attenzione è rivolta agli anabantidi nello specie betta splendens ,allevo anche varie specie di caridine e gli immancabili scalari. Ho una particolare attrazione per le piante coltivando anche delle essenze rare con splendidi risultati. Le mie ottime conquiste e risultati sono frutto di prove,letture e anche dell'aiuto di altri amici che hanno condiviso con me le proprie esperienze cosa che io da tempo ho deciso di fare con chi ne ha bisogno.......