Caridina sp. propinqua

Caridina sp. propinqua

 

Nome scientifico: Caridina sp. propinqua

Nome comune: gambero mandarino arancione

Famiglia: Atyidae

Caratteristiche Questo è un gamberetto non molto diffuso in Italia che proviene esattamente dal Sulawesi Indonesia

è una varietà onnivora e raggiunge la dimensione massimo di 3cm.

In acquario da mantenere la Temp. tra i 18 e 28°C , ph compreso tra 6,5 e 7,5 , kh tra 2 e 4

E’ un gambero facilmente riconosciuto grazie al suo brillante colore arancio spezzato da delle macchie rossastre sparse che lo rendono somigliante alla razza tiger.E

E’ un gambero molto pacifico per niente timido e facilmente adattabile infatti è consentita anche la convivenza con altre specie tipo red cherry, blu pearl, babaulti, red crystal tiger peraltro senza rischio di ibridazione.

L’alimentazione delle Caridina sp. propinqua è simile a quella di tutti gli altri gamberetti cioè : verdure sbollentate ,pasticche da fondo e piccoli animali annidati nel muschio. La riproduzione è molto difficile in vasca perchè nel momento della schiusa delle uova portate sotto il ventre le larve hanno bisogno di un acqua salmastra per il loro sviluppo. Una caratteristica di questa specie è che nel momento che hanno le uova o in condizioni chimiche fisiche dell’acqua avverse cambiano colore virando verso un rosso-marrone e le uova al momento del rilascio lasciano il posto alle larve arancioni già sotto il ventre.

Caridina japonica

Caridina japonica

Nome scientifico: Caridina japonica

Nome comune: japonica o gambero di vetro

Famiglia: Atyidae

Caratteristiche Questo carapace per lo piu’ trasparente presenta lungo i fianchi dei puntini rossi disposto su tre file parallele.

La dimensione di questo gambero è di circa 5 cm se nutrito solo di alghe invece se viene somministrata una alimentazione molto vasta arriva fino a 6cm.

Per riconoscere il maschio dalla femmina della Caridina japonica basta osservarli bene:

  • la femmina risulta più grande e tozza
  • il maschio presenta dei puntini ben allineati sui fianchi del corpo.

Devono essere allevati in vasche ricche di vegetazione e nascondigli in quanto amano nascondersi soprattutto se allevati in pochi esemplari,

sono molto pacifici e la convivenza con altre specie risulta ottima.

Per il suo allevamento la temp. ideale è dai 10 ai 24 °C pur sopportando fino a 28°C , PH da 5 a 7 , KH 2 , GH 4. Una cosa importante è quella di non abusare con le fertilizzazione causa la presenza di piante in quanto risultano molto sensibili.

Riproduzione Le uova sono tenute in sacchetti dietro la nuca e nel momento della muta vengono trasportate al di sotto dell’addome e dopo 30 giorni(se fecondate)si schiudono.

Alimentazione in vasca le japoniche si cibano di tutto dal mangime che somministriamo ai pesci alle alghe che nascono spontanee infatti le cardine si sono diffuse sul mercato non per il loro aspetto ma per la loro efficacia sul debellare le alghe.Come tutti gli animali alghivori, la caridina ha il bisogno di mangiare in continuazione e la vedremo assidua nel suo compito di mangia-alghe anche di notte.

neoCaridina cf. breviata Hummel

NeoCaridina cf. breviata Hummel

Nome scientifico: NeoCaridina cf. breviata Hummel

Famiglia: Atyidae

Nome comune: bumblebee

Biotopo: Asiatico

Caratteristiche: NeoCaridina cf. breviata Hummel è detta anche zebrata a causa della sua livrea a righe marroni e bianche o arancioni e bianche,

raggiunge una dimensione massima di 3 cm

allevare a temperatura dai 18 ai 28 gradi , l’acqua va benissimo acqua di rubinetto lasciata a decantare x 24 ore ,

Per l’alimentazione pasticche vegetali da fondo , alimenti specifici x gamberi , tetramin in granuli , la zucchina (se possibile priva di semi), carota, zucca, peperone rosso, il tutto naturalmente ben lavato e sbollentato

La riproduzione è mensile e durante la riproduzione le femmine si riconoscono dalla presenza delle uova marroni che cambiano di colore al momento della schiusa.

La temperatura per la riproduzione è di 23 gradi.

Le femmine si riconoscono dai maschi x le loro dimensioni come tutte le neocaridine i piccoli nascono già formati( uguali ai genitori ma in miniatura ) e si cibano degli stessi alimenti dei genitori e non anno bisogno di nessuna particolare attenzione.

Per consultare il biotopo di appartenenza e cioè asiatico clicca QUI

Halocaridina rubra

Halocaridina rubra

Nome scientifico: Halocaridina rubra

Nome comune: Opae ula

Famiglia: Atyidae

Genere: Halocaridina

Provenienza: Isole di Hawaii, Kahoolawe, Maui

Valori ottimali di allevamento : Temperatura 22/23°C , Ph 8/8,2

Caratteristiche : La Halocaridina rubra è un gamberetto molto particolare che stupisce non solo per la sua dimensione che è in grado di raggiungere massimo 1,5cm ma per la sua longevita’ (puo’ raggiungere anche i 10 anni)oltre che alla sua facilita’ di ambientamento alle condizioni piu’ avverse.

Il suo colore raggiunge un rosso intenso e nel suo habitat naturale vive in pozze generate da rocce vulcaniche che ne garantisce nascondigli per scappare ai predatori e sopratutto per l’atto riproduttivo che avviene rilasciando circa una ventina di uova che dopo 40 giorni si schiudono,le larve sono subito autosufficenti nel cibarsi infatti è consigliato in acquario una forte illuminazione per far nascita delle microalghe che sono di vitale importanza non solo per le larve ma anche per gli adulti.

Si adatta anche a acque salmastre e non richiede molto tempo alla loro cura.

Per la loro alimentazione pasticche dedicate agli invertebrati ma essendo dei detritivori si nutrono di tutto quello che trovano sul fondo passando moltissimo tempo della giornata a spiluccare alghe o arredi. A questo scopo allestire con tanti muschi diventa di importanza vitale.