Brachygobius Mekongensis – Il pesce ape

 

Brachygobius Mekongensis – Il pesce ape

 

Brachygobius Mekongensis
Immagine dal web

 

Il Brachygobius Mekongensis proviene dal sud est asiatico, precisamente dal Laos e vive in tutto il Mekong centrale e inferiore, in parte della Thailandia, del Vietnam e della Cambogia.

Come si nota dall’immagine la pigmentazione della livrea è caratterizzata da strisce nere strette e in alcuni tratti discontinue.

Il suo habitat naturale è ricco di vegetazione ed è ambientato nelle zone paludose dove l’acqua ha pochissimo movimento o è addirittura ferma e con accenni di ambratura dovuta alla presenza di acidi umici rilasciati da foglie e legni che cadono in acqua.

Sebbene non è una delle specie conosciutissime per l’allevamento domestico in quanto di cattura, il Brachygobius Mekongensis potrebbe essere allevato in una vasca dove viene ricreato quanto più possibile il proprio habitat avendo cura di mantenere una colonna d’acqua non molto alta, intorno ai 35/40 cm è sufficiente, con una folta vegetazione, delle radici o dei legni e delle foglie in modo da immettere acidi umici. Questo pesce in natura si ciba di piccoli insetti, ma anche per l’allevamento l’alimentazione non cambia molto, infatti vanno nutriti con il vivo, anche se si abituano al cibo congelato, mentre rifiutano categoricamente il cibo secco.

E’ un pesce che raggiunge massimo i 1,8 cm, è preferibile allevarlo in monospecifico ma può condividere la vasca con alcune specie di pesci diversi e dalle dimensioni simili che conosce nel suo habitat naturale, come le Boraras. La regola di allevarlo in gruppi da 6 esemplari in su è sempre valida, è territoriale ma allevato in gruppo tende a contendere il territorio in maniera meno aggressiva grazie alla presenza di qualche soggetto più dominante. Per via di questo carattere gradisce molti nascondigli in modo che possano fornire riparo ai soggetti non dominanti che potrebbero subire eventuali aggressioni.

 

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Brachygobius Xanthozonus – Il pesce ape

 

Brachygobius Xanthozonus – Il pesce ape

 

Brachygobius Xanthozonus
Immagine dal web

 

Il Brachygobius Xanthozonus – Il pesce ape, proviene dall’Indonesia, precisamente dall’isola di Giava orientale,
ma diverse ricerche affermano che questo pesce potrebbe essere diffuso anche tra l’isola Borneo e l’isola Sumatra.

Poiché trattasi di una specie non conosciuta si pensa che, come tante altri, il pesce Brachygobius Xanthozonus, vive in luoghi come paludi ricche di radici di mangrovie, corsi, sorgenti ecc.,
e xhe possa vivere sia in acqua dolce che in acqua salmastra.

Come già accennato prima non è una specie conosciuta, pertanto non viene allevata, e tutto ciò che si sa è che rispetto agli altri ha un aspetto un pò più allungato e può raggiungere una grandezza tra i 3 e i 4cm.

 

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Brachygobius Sua – Il pesce ape

Brachygobius Sua – Il pesce ape

 

Brachygobius Sua - Il pesce ape
Immagine dal web

Come il Brachygobius Xanthozonus, anche il Brachygobius Sua – Il pesce Ape è una di quelle specie appartenente alla famiglia dei Gobidi non conosciuta, infatti pochissime o quasi nessuna notizia ci giunge su questo pesce, addirittura non è noto neanche il dimorfismo sessuale.

Da alcune ricerche portate avanti, sappiamo per certo che proviene dal fiume Mekong, dalla Thailandia, non supera i 3cm di grandezza ed è un pesce carnivoro che in natura si nutre delle più disparate varietà di cibo vivo come, larve di zanzara, dafnie e diverse varietà di vermetti. Come tutto il resto dei suoi confamiliari, il Brachygobius Sua – Il pesce Ape, è un pesce molto territoriale che vive sia in ruscelli che in piccoli anfratti e non ama assolutamente che venga invaso il proprio territorio.

Nonostante sia una specie di pesce molto poco conosciuto, il Brachygobius Sua, pesce assolutamente di cattura, tempo addietro è stato importato per essere allevato.
È stato constatato che il Brachygobius Sua è stato allevato con successo in vasche con temperature comprese tra i 22° e i 28° C con un Ph che oscilla tra 7 e 7,5. Inoltre è stato fatto convivere con diverse specie di pesci, come ad esempio il Telmatherina ladigesi, o meglio conosciuto come Pesce arcobaleno di Clebes e il famoso “pesce vetro”, la specie più piccola, presumibilmente il Kryptopterus minor o addirittura il Kryptopterus vitreolus che è leggermente più piccolo.
Oltre all’allevamento con le specie pocanzi menzionate, pare che il Brachygobius Sua sia stato allevato con successo anche con alcune specie di Poecilia, precisamente con Guppy e Molly.

L’alimentazione nell’allevamento, non cambia molto rispetto a quella in natura, infatti questo pesce va nutrito con cibo vivo come larve di zanzara, dafnie, artemie ecc., si abituano al cibo congelato mentre non gradiscono il cibo secco. Anche questa specie è preferibile allevarla in gruppi di minimo 6 esemplari.

 

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Betta splendens a 360°

Betta splendens a 360°

Betta splendens a 360°

CAPITOLO I
Premessa e storia

CAPITOLO II
Provenienza , habitat , descrizione e caratteristiche

CAPITOLO III
Vasca ,  litraggio e convivenze , valori acqua , alimentazione

CAPITOLO IV
Riproduzione e alimentazione avannotti

CAPITOLO V
Genetica , betta show e mutazione del colore

CAPITOLO VI
Cosa controllare , malattie , eutanasia

Conclusioni e ringraziamenti

 

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Conclusioni e ringraziamenti

Betta splendens a 360°

Conclusioni e ringraziamenti

 

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In questa guida, per questioni dimostrative e senza alcun altro scopo, sono state introdotte alcune immagini acquisite dal web e da alcuni post di utenti del gruppo tecnico Facebook di Acquariofili.com che non è stato possibile rintracciare. Qualora i legittimi proprietari dovessero riconoscere le proprie foto e non gradirne la pubblicazione, sono invitati a contattare privatamente l’autore del testo o gli amministratori di Acquariofili.com e comunicarlo e ne verrà garantita la rimozione immediata.

 

RINGRAZIAMENTI

Per la stesura della presente guida, è doveroso rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro che si sono resi disponibili, in primo luogo al grande amico Marco Ferrara che, oltre ad aver contribuito con un’abbondante fornitura di materiale fotografico, mi ha sopportato e supportato in tutto l’arco del tempo che è stato necessario per lo sviluppo della guida, con alcuni suggerimenti utili ed interessanti che hanno arricchito alcuni argomenti trattati oltre alla mia cultura personale sul betta.

Gli altri ringraziamenti vanno agli amici del gruppo tecnico Facebook che hanno collaborato anche loro con la concessione delle immagini dei loro amici pinnuti, le quali hanno dato forma a quelle parti illustrative e fondamentali della presente guida. Pertanto in ordine alfabetico un sentito ringraziamento va agli amici/utenti: Gaia Giuseppini, Marco Niko Betta, Paola Bono, Renato Fiorillo e Sonia Camilletti.

Un ultimo ringraziamento, ma non per ordine di importanza, va ai miei figli e a mia moglie che mi hanno assecondato in ogni modo in questo mio percorso e progetto.

Grazie a tutti.

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Guida redatta da Ettore Gerace

 

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