Questa è una pianta molto rara e di difficile coltivazione. Richiede acqua tenera e acida, una forte illuminazione e un substrato fertile. E’ importante inoltre una fertilizzazione completa e un’erogazione costante di co2.

Incomincio subito col raccontare la mia esperienza con questa pianta molto interessante.

Circa 4 mesi fa ho avuto modo di acquistare un esemplare di pochi centimetri di diametro. Di solito viene consigliato l’amazonia 1 come substrato, ma ho inserito la piccola piantina in un acquario con amazonia 2. Devo dire che l’esperimento è andato a buon fine.

Dopo tante prove posso dire di essermi trovato bene con i seguenti valori:

  • conducibilità 100-250 μS/cm;
  • kh 2-4;
  • gh 6-8;
  • ph 6-7;
  • temperatura 24-26 °C.

L’anidrite carbonica (CO2) è risultata fondamentale per una crescita rigogliosa di questa pianta. Parlando di concentrazione ho trovato ideale un valore di  25/30 ppm. Un segno che ci fa capire che stiamo erogando la giusta quantità di co2 è la colorazione biancastra del centro della pianta.

Per quanto riguarda l’illuminazione è meglio non scendere sotto 1W/l.

Parlando della sua propagazione non ho ancora avuto modo di ossevarla nella mia vasca perchè la pianta non è ancora pronta, ma pare che tramite un delicato intervento si possano staccare dei figli dalla pianta madre. Per questa operazione può essere utile l’utilizzo di un bisturi.

E’ una pianta adatta al primo piano che regala non poche soddisfazioni.

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Author: Carmelo Lino Famà

Salve a tutti, sono Carmelo Lino Famà, ho 29 anni e ho frequentato la facolta di ecc e ecv. Fin da piccolo coltivo la passione per il mondo sommerso, sviluppando un maggior interesse verso le piante acquatiche e gli invertebrati d’acqua dolce. Da un paio di anni mi dedico infatti all’allevamento di caridine/neocaridine, trovando interessanti le loro abitudini comportamentali. Anche i gasteropodi, compagni ideali per le caridine, attirano la mia attenzione.Negli ultimi anni mi sono dedicato anche alla coltivazione di piante rare testandole anche su un substrato diverso dalle consigliate terre allofane.