Nome scientifico: Egeria Najas
Genere: Egeria
Famiglia: Hydrocharitaceae
Luogo di provenienza: America del Sud
Dimensioni: altezza 20-80 cm larghezza 3-5cm
Temperatura: 15-30 ° C
Ph:6.0-8.0
Luce: Medio Alta
Posizione: Posteriore o laterale
Crescita: Veloce
Difficoltà: Facile
Riproduzione: Per talea
NOTE: Egeria Najas è una pianta a stelo di facile coltivazione a crescita rapida molto utile per assorbire quantitativi di nitrati , con una regolare potatura si possono creare dei bei cespugli e muri verdi di bellissimo impatto.
Si consiglia di effettuare delle regolari potature per evitare che una volta raggiunta la superfice si pieghi e quindi andare a schermare la luce per le piante sottostanti.
Si presenta con una struttura eretta a stelo abbastanza carnoso con delle foglie strette e allungate di qualche centimetro molto compatte e senza picciolo cioè si riparte dall’internodi tutte sullo stesso e molto vicini tra loro.
Come già detto è una pianta di facile coltivazione ed è per questo che è consigliata al mondo dei neofiti.
Può essere coltivata piantandola nel substrato oppure come epifita infatti si può legare ad arredo o addirittura lasciata galleggiare sul pelo dell’acqua.
Molti allevatori di numerose specie la utilizzano per ossigenare le vasche , da nascondiglio per gli avannotti e addirittura come supporto per il nido degli anabanditi.
Non ha grosse esigenze ma in presenza di una buona concentrazione di azoto , oligoelementi , co2 e luce cresce in modo spaventoso.
Non coltivare in folti gruppi ma creare degli spazi per far arrivare luce e circolazione bene l’acqua anche alla base per non far perdere le foglie . Pianta di facile coltivazione che in presenza di co2 cresce più robusta e forte.
Può capitare che sulle foglie della pianta si noti una polverina biancastra , come tutte le piante della famiglia a cui appartiene l’egeria densa può essere soggetta alla decalcificazione biogena non è altro che un eccesso di calcio che la pianta espelle e non è assolutamente un sintomo di malessere.
E’ una pianta fantastica ma vista la sua elevata capacità di adattarsi alle condizioni di acqua più estreme e alla sua facilità di riproduzione è stata classificata come “Pianta invasiva” dalla comunità europea quindi evitare di immetterla in corsi d’acqua e smaltire le sue potature correttamente nell’umido.
Non si hanno notizie di fini officinali per questa pianta.