Luci e riflessi

Luci e Riflessi

Luci e riflessi

Spesso leggo nel nostro gruppo facebook una domanda complessa e articolata:

Qual’è la lampada migliore o che ne dite della plafoniera XYZ?
Ognuno propone la sua esperienza. Naturalmente parliamo di Acquario Dolce piantumato.

Vorrei premettere che non sono un fisico, non sono un biologo, non sono un chimico, tantomeno una persona che per passati professionali abbia avuto modo di approfondire volente o nolente questi aspetti riguardante Luci e riflessi

Le mie conoscenze risalgono alla fisica e scienze naturali che ho studiato a scuola circa 50 anni fa.

Dunque, dopo svariate letture in giro, ma soprattutto nell’ambito del nostro gruppo, schede, consigli, pareri, suggerimenti/chiarimenti diretti con persone bellissime e disponibili, ho una vasca che mi sta soddisfacendo, era il regalo e sogno per la mia pensione.

Il tipo di lavoro che avevo non mi permetteva di gestire una vasca perché tutto quello che è vita “va gestito e seguito istante per istante”, sono del parere che la natura ti restituisce quello che gli dai e con gli interessi.

Risolto vari problemi, standardizzato e normalizzato la gestione, parametri chimici secondo protocollo, costanti, consumi costanti, pulizia accurata settimanale, acqua sempre limpida, i pesci non soffrono di malattie, vivono e si riproducono quelli che possono, ma ho le polverose poche ma fastidiose… e allora? … Ho focalizzato sulla luce (5300 lm/6500K) ?…  il mio sistema luminoso ha uno spettro troppo sbilanciato sul blu: ho un problema residuale da risolvere:  la giusta luce….devo cambiare, cosa metto, il meglio del meglio, quanto costa, ma cosa è il meglio del meglio?

Sin dall’inizio (4 anni fa) non capivo il nesso WATT elettrici/Litri: ma la luce non si misura in watt… dicevo tra me e me.

Notavo nei negozi di illuminazione che varie luci a parità di watt (riferiti alla corrente elettrica VxI per i cultori della fisica/matematica) mostravano diverse tonalità e luminosità: cioè l’illuminazione prodotta dipendeva dall’elemento utilizzato per trasformare l’energia elettrica in luminosa.

Comunque, nel mondo acquariofilia era in uso il rapporto watt/litri, e quindi, per quanto poco convinto, seguivo questo approccio.

L’argomento Luci e riflessi per me era ancora più confuso

Poi l’avvento sul mercato della tecnologia LED, certamente risparmio energetico, ha fatto inevitabilmente cambiare i parametri di riferimento  infatti si parlerà di Lumen, ecco mi son detto, finalmente una unità di misura che ha a che fare con la luce, sarà la volta buona … ma  ….

Riparto con la ricerca di informazioni e formazione, finalmente inizio a capire la differenza tra cosa vede l’occhio umano e cosa vedono le piante, ambedue abbiamo bisogno di luce, ma l’occhio umano vede una cosa, la pianta vede o ha bisogno di qualcosa leggermente differente.

Ho visitato siti che parlano di acquacultura (Investimenti produttivi per intenderci), visitato per turismo qualche giardino universitario in ambiente acquacultura (incluso EXPO di Milano). Ecco che la nebbia inizia a diradarsi: le luci diventano sulle tonalità del “viola”.

Mi informo e mi dicono che hanno accentuato i rossi e i blu e con l’aiuto di biologi e altre figure professionali hanno individuato il giusto equilibrio delle tonalità e intensità, perché la luce per essere fitostimolante deve avere uno spettro luminoso con un determinato equilibrio tra qualità dello spettro/intensità luminosa.

Bene riparte la ricerca, produttori led per acquariofilia….. ognuno propone il meglio, tutti parlano di Lumen e Kelvin, pochi di spettro e/o altre unità di misura.

Dopo un anno finalmente si iniziano a vedere anche gli spettri, forse grazie a noi acquariofili “pignoli e pedanti” che iniziamo a migliorare il nostro “Know How” e di conseguenza la nostra sete di conoscenza e quindi spingiamo i produttori ad una maggiore trasparenza circa le tecnologie utilizzate e la qualità intrinseca vera del prodotto offerto.

Riassumo qui di sotto qualche spettro luminoso, ho omesso marche e modelli, non sto facendo un discorso di marca e del meglio. Rappresentano un prodotto di una ditta europea, tre  prodotti di tre ditte italiane, un prodotto di una  ditta cinese.

Le ditte le ho selezionate dalle risposte che ho letto nel nostro gruppo. Se sul sito mancava l’informazione, ho scritto all’ufficio informazioni della ditta e mi hanno risposto.

Sono spettri riferiti a sistemi led offerti dai venditori per vasche sui 75 cm di lunghezza circa 100 litri lordi, i lumen variano da 5300 a 2700, Temperatura tutti 6500 K, i costi vanno da cifre umane (chips cinesi) a costi astronomici (chips OSRAM altamente performanti).

Luci e Riflessi Luci e Riflessi Luci e Riflessi
Luci e Riflessi Luci e Riflessi

E allora? Certo non chiederò anche io qual è la lampada migliore, a tale risposta tutti gli amici del nostro bel gruppo hanno detto la loro e vi garantisco che in tutti i casi la marca da loro suggerita è rappresentata qui di sopra.

La risposta vera è in quello che il caro amico Andrea Mantegna mi disse e che non colsi al volo (perdonami Andrea): il risultato dei tuoi sforzi dipende dal giusto equilibrio tra cosa hai in vasca e l’energia luminosa che fornisci e ricorda in vasca ti troverai sempre quello che ci metti.

Ci sono arrivato tardi, cosa ho in vasca? Tipi di piante? Piante che in natura vivono all’ombra o al sole, in qualche stagno europeo o in qualche risaia indonesiana o meglio ancora nell’ambiente amazzonico? La luce cambia sulla superficie della nostra amata terra in funzione della latitudine, dell’arco della giornata, delle stagioni, di conseguenza le piante si sono adattate ad parametri costanti e variazioni regolari nel tempo, oltre che di temperatura (ma non solo).

E allora cosa uso come illuminazione?  La risposta che ho trovato è sempre la stessa equilibrio, probabilmente meglio una lampada con spettro uniforme,  con un Lux che sia simile a quello che troveremmo nell’ambiente naturale in cui vivono le piante da noi scelte, se poi questo soddisfa anche il nostro occhio, ancora meglio. Non parlo di costi, nota dolente al quale ognuno di noi spero abbia il suo antidolorifico specifico.

Ma questo è il bello della nostra passione provare ogni giorno, provare spesso, rischiare anche, checchè se ne dica e quindi osservare la risposta della vasca condividendo risultati e delusioni. in conclusione perchè ho scelto il titolo luci e riflessi ?

 

La riflessione: la migliore luce è dentro di noi cioè avere ben chiaro cosa vogliamo,

Il miglior riflesso è quello che attraverso i nostri occhi ci rende felici per aver realizzato il nostro sogno.

 

E’ vietato copiare anche parzialmente questo articolo e relative immagini senza l’autorizzazione dello staff di acquariofili e del proprietario.

 

Articolo scritto da Giovanni Vinci e impaginato da Marco Ferrara

 

©www.acquariofili.com

 

Strip led

Strip led in acquario,cerchiamo di capirne di più

Strip led in acquario cerchiamo di capirne di più

In un recente articolo abbiamo parlato dell’importanza della luce in acquario ci siamo pure soffermati sulle differenze watt,lumen,nei led e nei tubi neon o led.

Ultimamente con l’avvento della tecnologia smd ovvero Surface mount technology o in italiano tecnologia a montaggio superficiale .Surface-Mount-Device (SMD) sono chiamati i componenti elettronici di vario genere, tra cui gli SMD LED, che vengono assemblati direttamente su un lato del circuito stampato (PCB – Printed Circuit Board) mediante saldatura e senza forare il circuito stampato.

Questa è la tecnica utilizzata in acquariologia per la realizzazione dell’illuminazione nelle nostre vasche insieme ai moduli singoli di diverse potenze o nei tubi led in cui vengono largamente utilizzate delle strip led

Credo sia opportuno fare un breve cenno a che cos’è una strip led in modo da tenere sempre bene in mente di cosa stiamo parlando.

La strip led è anche chiamata striscia led ed è appunto una specie di nastro molto flessibile sul quale sono stati collegati elettricamente dei diodi luminosi.Su ogni diodo luminoso è stata collegata una resistenza ed il rotolo ottenuto (Roll) solitamente ha una lunghezza complessiva di 5m. Qualora fosse necessario coprire distanze maggiori, si possono aggiungere delle estensioni che permettono di raggiungere lunghezza di molto superiori.

Le strip led sono estremamente flessibili e soprattutto presentano dimensioni molto ridotte sia in larghezza, che generalmente è di circa dieci o massimo sedici millimetri, che in spessore, solitamente non superiore ai due millimetri.

Per questi motivi, le strisce LED possono essere applicate anche seguendo curve oppure negli angoli più stretti. In ogni caso, bisogna però fare attenzione a non posizionare la striscia in curve di raggio inferiore ad un centimetro per evitare di danneggiare i componenti delle strip.

I reali vantaggi di una strip led sono fondamentalmente quattro. Avrai un significativo risparmio energetico, un abbattimento del calore emesso dalla luce, una più lunga durata del prodotto ed una flessibilità molto utile per creare percorsi e forme.

Il risparmio energetico è legato al fatto che in proporzione a quanto assorbirà in termini di potenza la strip led, avrai una resa di 5 volte circa maggiore rispetto alle vecchie sorgenti luminose. Questo significa che pur avendo assorbimenti nominali di potenza molto bassi la luce sarà potenze ma economica dal punto di vista dei costi in bolletta.

Le luci LED emettono meno calore rispetto alle altre sorgenti luminose che conosci. L’assenza di infrarossi, garantita dal fatto che solo una minima parte di calore viene emessa dall’energia sprigionata dalla strip led, ti permette di non disperdere inutilmente il calore cosi come avviene in altre luci.

Tutti i prodotti dotati di illuminazione Led hanno una durata di molto superiore. Solitamente, la durata di una strip led di buona qualità si aggira attorno alle 50.000 ore in condizioni di installazione ottimali. Cosa significa questo? Pensa a come si dilatano i tempi di manutenzione su un prodotto che andrai a sostituire dopo cosi tanto tempo

Le strisce LED sono costituite da un circuito stampato, detto PCB, sul quale sono saldate resistenze e LED SMD. Sono alimentate generalmente a 12V o 24V in corrente continua, mediante appositi alimentatori (detti anche trasformatori), che trasformano la corrente elettrica domestica (220VAC) in corrente continua del giusto voltaggio per l’alimentazione.

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illuminazione acquario

La luce in acquario

La Luce in acquario,facciamo chiarezza

L’illuminazione dell’acquario non svolge solo una funzione puramente estetica ma è fondamentale anche per la buona crescita di piante, invertebrati e coralli, se possediamo un acquario di barriera. Perciò l’acquariofilo sa bene che avere una giusta illuminazione nell’acquario, dove tutto è questione di equilibrio, è davvero importante. Fondamentale a questo scopo sono sia l’intensità della luce che lo spettro luminoso. Tempo fa ne avevamo parlato qui

tubo neonBisogna dire, che i classici neon, con tubi fluorescenti T8 o T5, continuano ad essere molto utilizzati poiché sono economici e svolgono ancora sufficientemente bene il proprio lavoro (soprattutto se sostituiti annualmente, come consigliato). Lontani dall’essere obsoleti, i neon, specialmente i T5, possono garantire ottime prestazioni, trovando un soddisfacente impiego in acquari d’acqua dolce, che generalmente possono essere considerati meno esigenti di quelli marini

 

 

 

 

Plafoniera led
Plafoniera led

Il LED (Light-Emitting Diode/diodo a emissione di luce) è una tecnologia ormai conosciuta da tutti grazie alle sue applicazioni quotidiane. Il suo funzionamento si basa, appunto, su diodi elettroluminescenti in grado di produrre luce quando attraversati da corrente elettrica.

 

 

 

 

I vantaggi di questa tecnologia comparati ai tradizionali tubi fluorescenti (neon) sono molteplici:

  • completezza dello spettro luminoso. Al contrario dello spettro luminoso dei tubi fluorescenti, che presenta dei picchi in corrispondenza di determinati colori, quello del LED è completo: perciò, da un lato, si ha una miglior resa cromatica (tutti i colori sono esaltati), dall’altro, l’illuminazione è in grado di riprodurre delle condizioni di luce praticamente identiche a quelle naturali;
  • non influenzano la temperatura dell’acqua. I LED riscaldano pochissimo, o meglio riscaldano solo nella parte posteriore e non tutto intorno come i tubi fluorescenti, quindi non hanno impatto sulla temperatura della vasca;
  • basso consumo e durata maggiore. I LED hanno un consumo energetico particolarmente ridotto e una durata elevatissima, come vedremo più avanti, a patto che il LED sia progettato bene, ossia dissipi adeguatamente il calore.
  • lo spettro iniziale è garantito. I fosfori interni dei tubi fluorescenti decadono velocemente, non garantendo lo spettro di luce iniziale, motivo per cui a dispetto delle ore di vita è consigliato sostituirli annualmente; nei LED invece lo spettro iniziale è costante nel tempo.
  • l’intensità luminosa decade lentamente, non si rompono né bruciano. I tubi fluorescenti, al contrario, hanno la caratteristica di avere inizialmente una forte intensità, la quale decade velocemente nel tempo: questo, nel momento della sostituzione della lampada, può causare uno shock luminoso ai pesci e alle piante che si erano ormai abituati ad una luminosità meno intensa e, in alcuni casi, la proliferazione di alghe.

Vogliamo precisare  però che con l’avvento delle due tecnologie non possiamo parlare più di Watt/litro ma di lumen/litro in quanto con l’avvento dei led si è preferito utilizzare un’ unità di misura comune sia ai led sia ai tubi o ai CFL o alle lampade ad incandescenza

“Lux e lumen sono due diverse misure del flusso luminoso, ma mentre il lumen è una misura della “quantità di luce” su una porzione di sfera (incentrata sulla sorgente), il lux è una misura relativa all’area piana tangente la porzione sferica. 1 lumen su un’area di 1 m2 corrisponde ad 1 lux, mentre lo stesso lumen concentrato in 1 cm2 corrisponde a 10 000 lux.”

Lumen e Watt … facciamo un po’ di chiarezza?

Per anni abbiamo scelto le lampadine basandoci sul numero di watt, imparando nel tempo quanta luce fa una lampadina da 40 watt rispetto a una da 60 o da 100.Ma il watt è un unità di potenza e nel caso delle lampadine ci dice solo la quantità di energia che una lampadina utilizza – non quanta luce fa.
Con le lampadine a LED, progettate per utilizzare molta meno energia, i watt non sono più una misura affidabile per stabilire quanta luce farà la lampadina che stiamo per acquistare. La luminosità viene pertanto misurata in Lumen.

Cos’è il Watt?

Il Watt è una misura della potenza, non della luce. Per misurare la luce l’unità di misura corretta è il Lumen che dà un valore alla quantità di flusso luminoso generato dalle lampadine.

Cosa sono i Lumen?

Pensate ai Lumen come ad un modo nuovo di conoscere la luminosità delle lampadine. I Lumen (lm) sono una misura della quantità totale di luce visibile (all’occhio umano) proveniente da una lampada o da sorgente di luce. Più alto è il lumen, più luce fa la lampadina.

I lumen rappresentano l’unità di misura del flusso luminoso, indicando la “quantità di luce” emessa da una lampadina. Più questo valore è alto, più potenza luminosa ha la lampadina.

Sono l’unità di misura della luminosità di una lampadina e si differenziano dai watt: ecco come vengono utilizzati e tutte le informazioni da sapere per scegliere le lampadine più adeguate.

Lumen o Watt? Fino a poco tempo fa le lampadine venivano scelte in base ai Watt, che rappresentano l’unità di misura della potenza della lampadina stessa. Ora invece si utilizzano più correttamente i Lumen, perché misurano la quantità totale di luce visibile all’occhio umano, proveniente da una sorgente. Chiaramente, più è alto il Lumen maggiore sarà la luce sprigionata dalla lampadina, al contrario, i Watt misurano invece la quantità di energia consumata

1 Lumen a quanti Watt equivale?

In realtà non esiste una formula matematica precisa per capire le differenze tra Watt e Lumen, tutto dipende dalla tecnologia di illuminazione scelta e solo in base a quella si può effettuare la conversione.

In acquario possiamo utilizzare una regola indicativa lumen/litro
In media, quindi, dovremo calcolare circa:

  • 15-30 lumen/litro per un acquario modestamente illuminato, ad esempio con acque scure o solo galleggianti o solo piante ombrofile o comunque poco esigenti;
  • 30-60 lumen/litro per un acquario mediamente illuminato, ad esempio con piante verdi o rosse poco esigenti;
  • 70-90 lumen/litro per un acquario ben illuminato, con piante rosse o verdi esigenti; con alcune specie potrebbe essere necessaria maggiore potenza.

Naturalmente sono valori indicativi che potranno essere modificati pure in base ai biotopi utilizzati e ad un corretto mix fertilizzanti,luci e co2 in vasca per evitare l’insorgenza delle alghe 

Potete approfondire auto-costruirvi una plafoniera led o magari costruire un bel dissipatore

Pigmenti luce e nutrimenti

Quando si scelgono le piante per un acquario si dovrebbe tenere conto di alcuni fattori, primo fra tutti l’esperienza che si ha nella loro coltivazione. Spesso entrando in un negozio di acquari si è catturati dalla bellezza delle forme e dai colori delle piante, specialmente quelle rosse, ma il loro accattivante fascino svanisce presto per illuminazione insufficiente, fertilizzazione inadeguata, mancanza di anidride carbonica. E’ necessario, quindi,

Illuminazione2

Spesso nei cataloghi e nei foglietti informativi delle lampade sono riportate numerose informazioni tecniche, che potrebbero essere di grande aiuto nella scelta del sistema illuminante, ma il cui significato è talvolta abbastanza oscuro oppure addirittura fuorviante.